A distanza di quasi due mesi dalla frana che, da un terreno privato, si è staccata e ha bloccato la strada principale di collegamento tra Como e la frazione di Civiglio, la situazione resta difficile. Di fatto, il quartiere è isolato per metà ormai dalla scorsa metà di maggio e le scomodità per i residenti – al netto del servizio per le persone fragili messo in campo dal Comune di Como – sono all’ordine del giorno. Inclusi, naturalmente, gli ingorghi nella strettoia della frazione, dove in particolare ogni mattina si convoglia il traffico obbligato a causa della perdurante chiusura della strada princiapale verso Como (arteria che non riaprirà, stando alle ultime informazioni, prima di cinque mesi).
Nel video che vedete sopra, girato e inviato alla redazione da uno dei lettori, nonché residenti, che con costanza informano sulla vita quotidiana a Civiglio dopo la frana, una situazione tipica da ormai 56 giorni: auto incolonnate per lunghissimi minuti – inclusa una vettura della Croce Rossa, per fortuna non in un momento di urgenza – alla strettoia di via Ghislanzoni [per segnalazioni, lettere, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com o al whatsapp 335.8366795 o alla pagina facebook].
4 Commenti
Ma non si può eseguire i lavori di consolidamento e poi far pagare il proprietario? Tra 5 mesi è natale..
Certo è sceso dal cielo il nostro sceriffo,gli manca l’aureola….
Mi auguro che nessuno abbia bisogno di un codice rosso dell’ambulanza altrimenti non so come va a finire!!!
Cantaluppi non fare come RN. Comunque siete in simbiosi 0=0
Sindaco ha fatto tutto quel che la legge gli consentiva, celermente. Non ha davvero colpe, stavolta.