Una clamorosa polemica agita la vigilia della notte bianca dello sport organizzata dal comune di Como per oggi sabato 7 settembre. Tutto nasce dalla denuncia della Pallanuoto Como, fondata nel 2015 da Giovanni Dato, atleta di prima linea che dopo essersi candidato alla presidenza della storica Como Nuoto un paio anni prima, venne sconfitto e lasciò tra le polemiche le vasche di viale Geno.
Non solo: in tempi più recenti, a creare ruggini pesantissime tra la Pallanuoto Como di Dato e il sindaco Alessandro Rapinese – protagonisti di scambi infuocati di accuse – sono stati anche gli strascichi della gara comunale (avviata nel mandato precedente) proprio per l’assegnazione delle piscine di viale Geno. Una competizione culminata in una pesantissima battaglia legale tra la Pallanuoto Como, la Como Nuoto (che dopo un lungo braccio di ferro a colpi di ricorsi e carte bollate ottenne l’aggiudicazione tutt’ora in essere) e la stessa amministrazione.
Chiarito il quadro, torniamo all’oggi con la denuncia della Pallanuoto Como (che peraltro organizzò anche una manifestazione di protesta davanti alla piscina olimpionica di Muggiò, ancora chiusa dal 2019).
“Lo sport dovrebbe unire, lo sport educa, aiuta a crescere – si legge nella nota della Pallanuoto Como di Dato – Eppure succede che proprio nell’anno in cui Pallanuoto Como compie dieci anni, prima società in Italia ad aver abolito il vincolo sportivo offrendo un servizio importantissimo alla comunità, non sia stata invitata alla Notte bianca dello sport”.
“Un fatto triste più che grave – prosegue la comunicazione – D’altro canto Rapinese del fatto di non essere sindaco nel senso pieno del termine, di non saper né voler rappresentare tutti i cittadini ha sempre fatto un vanto. Con buona pace dei doveri e delle fondamentali basi istituzionali. Come da tradizione, dopo avere bannato chiunque gli muovesse una critica, dopo aver urlarto in faccia a mamme e lattanti, si conferma se stesso. Viva lo sport e buona notte bianca a tutti”.
12 Commenti
Fermo restando che con ogni probabilità non c’è stato alcun intento di boicottaggio (i funzionari pubblici potranno al massimo sbagliare ma di certo non si mettono a discriminare su richiesta della parte politica), qui potrebbe anche c’entrare qualcosa il fatto che questa associazione, da quanto si legge sui social, non eroga alcun servizio nel territorio del comune di Como ma solo della provincia? Se così fosse, avrebbe poco senso pubblicizzare discipline che si svolgono ad esempio a Villa Guardia dato che il comune di Como si rilvolge alla platea dei cittadini comaschi. Da questo punto di vista ci sono altre associazioni (Como Nuoto, Ice Club in primis) che operano attualmente nel territorio comunale di Como negli sport natatori.
Probabilmente non c’è sotto nulla di male, vista da un piccolo comune della Lariana… 🙂 Normale conflittualità tra politici ed ex politici candidati a precedenti e forse future elezioni politiche… fate la pace e soprattutto realizzate la piscina a Muggiò!
PS bellissima iniziativa, comunque.
Forse. Tuttavia, deve sapere che la mancanza di piscine e impianti sportivi a Como porta moltissimi sodalizi a chiedere ospitalità nei comuni limitrofi. Non voglio per rispetto della privacy fornire ulteriori informazioni ma le posso assicurare che anche dopo l’assegnazione in concessione della rinata palestra di via Giulini, molte squadre di basket comasche sono state costrette a emigrare a Cernobbio, Cadorago e Fino. Può anche darsi che la Pallanuoto Como, non conosco nel dettaglio la loro situazione, non avendo a disposizione altri impianti ha dovuto emigrare nell’impianto di Villaguardia. E’ una colpa della Pallanuoto Como?
Se a Como ci fosse una piscina utilizzabile, non saremmo obbligati ad andare a Villa Guardia, sorbendoci le code della sera in Varesina.
Prima di scrivere, accendere il cervello, prego!
Interessante! Rapinese Sindaco discrimina? E chi discrimina? L’Associazione sportiva dilettantistica che ha avuto il torto di gareggiare per la concessione degli impianti di Villa Geno in alternativa a un’altra associazione dilettantistica che è risultata, dopo un iter sconcertante, vincente. Sarà questo il motivo? E perché mai? A questo punto bisogna farsi qualche domanda. Ma queste concessioni sono così importanti da giustificare figli e figliastri? È questo l’aspetto importante oppure è capire una volta per tutte come funzionano queste concessioni a Como? Ad esempio, quali sono gli obblighi e i doveri delle Concessionarie? Devono inviare all’Ente Concedente i loro bilanci? Devono condividere la sintesi delle iniziative organizzate per la collettività, per i bimbi e per i fragili? Devono condividere il numero di soci e la loro residenza? Devono predisporre report sugli investimenti effettuati e programmati in abbellimenti, miglioramenti di funzionalità e manutenzione degli impianti in concessione? A pensarci bene, non è tanto interessante sapere il motivo del discrimine nei confronti della Pallanuoto Como, quanto è importante capire come funzionano queste Concessioni, quali sono gli obblighi del Concessionario, e, soprattutto, quali sono i controlli dell’Ente Concedente sugli obblighi del Concessionario. Su questo da parecchio tempo Rapinese Sindaco deve ancora dare delle risposte a un consigliere d’opposizione.
Si è dimenticato di invitare perchè stava facendo la valigia per andare a fare il presidente in Provincia.
Bravo Ale fagli vedere chi comanda… così si fa. Avanti così
Chi comanda cosa?
A proposito di chi comanda:
https://www.laprovinciadicomo.it/stories/premium/como-citta/via-giulini-la-palestra-al-volley-o_2469750_11/
quindi il tuo capetto assegna le palestre alla caxxum? Così a chi gli piace e senza gara?
Tutto normale vero?
Andate a casaaaaaaa
Chi non ha peccato scagli la prima pietra !!! Vada a girare un altro filmatino in qualche altra struttura abbandonata, magari Via del Doss, così si ritaglia altri cinque minuti di celebrità. Le guerre uno non le fa mai da solo. Povero Sig. Dato……. Il potere logora chi non c’è l’ha.
Il “potere” dà alla testa a qualcuno ed ai suoi fan
Ma di zuccate comincia a darne un po’ troppe , poverino.
È evidente che ci sia stata l’indicazione del Sindaco, subito accolta senza battere ciglio da parte del funzionario del settore sport
Non sapevo che la “Notte Bianca dello sport” fosse una vetrina a “invito”. Già il termine “invito” mi fa salire il rigurgito, se parliamo di promozione dello sport!!!
Ma visto che ci troviamo nel Regno di Sua Maestà il Rapinulla….e preso atto che nelle sue mani è concentrato il maggior numero di deleghe, compresa quella dello Sport…ahimè bisogna dolorosamente accettare che Sua Maestà eserciti il potere a proprio piacimento.
Ma lo sport a Como è succube di Sua Maestà e nessuno mai si sognerebbe di protestare per questa esclusione…figuriamoci quelli della Como Nuoto che possono promuovere le loro attività senza la diretta concorrenza della società del presidente Dato.
Inanelliamo ancora una volta l’ennesima figura di palta, tanto Como è abituata!!
#rapiout
#ridatecilapiscinadimuggio