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Como, all’improvviso chiude il campeggio No Stress di via Cecilio: 40 persone cercano casa

L’ultima comunicazione inviata agli ospiti dai gestori del campeggio “No Stress” di via Cecilio a Como non lascia dubbi: il camping dovrà essere “completamente evacuato”, probabilmente già entro la fine dell’anno. Dunque, in poco meno di un mese. Non è chiaro ancora se sia una scelta autonoma e indipendente da parte della gestione e/o proprietà del campeggio o se questa decisione sia legata direttamente all’incendio che ha distrutto un paio di casette giusto una decina di giorni fa (evento che peraltro fa seguito, nemmeno un anno dopo, all’intossicazione da monossido di carbonio di un ospite avvenuta nel gennaio scorso).

Ad ogni modo, la strada verso la chiusura della struttura sembra ormai tracciata senza alcuna possibilità di ripensamenti. Tanto è vero che nella comunicazione girata nelle scorse ore si parla espressamente del fatto che non via sia alcuna garanzia sull’apertura del camping per più di un mese. Anzi, di più: per coloro che non fossero in regola con i pagamenti alla prima scadenza – dunque anche prima della fine dell’anno – l’addio alla casetta dovrà essere immediato, per tutti gli altri comunque entro fine 2023. Il problema sarebbero i pesanti costi della struttura, anche se in un passaggio si accenna a una possibile riapertura ma solo dopo aver eseguito “parecchi lavori”.

Resta ovviamente da capire dove andranno le circa 40 persone che tutt’ora vivono nelle casette del campeggio, dall’anno scorso comunque sistemate interamente su una parte privata del terreno. Come già annunciato lo scorso anno, il Comune di Como si farà carico dei residenti nel capoluogo (già contattati nelle scorse ore), mentre gli altri ospiti dovranno necessariamente entrare in contatto con le amministrazioni di riferimento, che si trovino in provincia o altrove.

VIDEO Como, è successo ancora: incendio al campeggio No Stress di via Cecilio. Bruciati due bungalow

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4 Commenti

  1. Non ci sono persone solo dei comuni limitrofi, ci sono persone che vengono da altre regioni, ma nessuno le aiuterà a trovare sistemazioni alternative. Sarà una corsa contro il tempo, considerando che i proprietari di appartamenti non affittano a persone con contratti a tempo determinato. Il comune non aiuterà, in quanto residenti fuori Como e provincia, in più sono italiane.

  2. Sono tutti bravi a parlare io pago 600 euro al mese e ho un ragazzino di 11 anni lavoro ma nessuno affitta casa con uno stipendio solo a tempo determinato ,i comuni non aiutano io sono residente a erba e se ci aiutavano forse non ero qua.. a già è vero non vengo aiutata sono Italiana

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