Ancora una caso di un Ncc in transito in piazza Duomo a Como, che non è soltanto un’area inclusa nella Ztl ma pedonale tout court. Ovvero, completamente esclusa dal traffico.
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Eppure, come già accaduto anche in passato, i van che solitamente trasportano turisti in centro città spesso la attraversano tra tavolini e pedoni.
Scena che – come testimonia la foto, risalente alle 11.30 di domenica 17 novembre – si è ripetuta anche oggi sotto gli occhi di un nostro lettore: “Il solito NCC che sta lavorando e ha registrato la targa di conseguenza pensa che possa fare tutto anche contro la segnaletica…Discussione appena terminata”.
Piazza Duomo ricade nell’area totalmente pedonale. Ovvero, soggetta a termini restrittivi ancora più severi come recitano le disposizione ufficiali riportate anche dal sito del Comune. In un primo momento, la regolamentazione prevedeva spiragli:
Le aree di via Plinio, piazza Duomo, via Vittorio Emanuele identificata nella planimetria con il colore blu vengono denominate “Area Pedonale Urbana Duomo” all’interno di tale area è vietata la circolazione (transito e sosta) di tutti i veicoli a motore, compresi i titolari del contrassegno di cui all’art. 381 d.p.r. 495/92 (Invalidi), dalle ore 10:30 alle ore 14:30 e dalle 15:00 alle ore 06:00, di ogni giorno, fatta eccezione per le sole esigenze d’accesso di pubblico interesse, esemplificativamente individuate in servizi di emergenza, raccolta pubblica dei rifiuti, mezzi per la pulizia meccanizzata delle aree, nonché per il solo transito dei veicoli diretti a posti auto su area privata con accesso carraio su tali aree ed, infine, per esigenze contingenti, limitate e non continuative, previa specifica autorizzazione in termini di stretta necessità. Dalle ore 06:00 alle ore 10:30 e dalle ore 14:30 alle ore 15:00 trova applicazione la disciplina relativa alla ZTL Città Murata”.
Ma rispetto a una prima possibilità di deroghe concessa inizialmente dall’amministrazione per taxi e Ncc, nel 2019 – con questa ordinanza – venne abolita anche questa eventualità, peraltro tenendo conto che la sosta (a differenza del mero transito) è sempre stata tassativamente vietata.