Ancora guai nelle mense scolastiche cittadine a Como.
Dopo le numerose segnalazioni di pasti arrivati freddi o di qualità non adeguata, le lische di pesce nei piatti della materna di Trecallo, il verme nelle patate servite all’asilo di Monte Olimpino e gli insetti nei piatti dei bambini della primaria di via XX Settembre, che ha anche portato a una verifica di Ats presso la scuola (dove però non sono state riscontrate particolari criticità), ieri è stato il turno di una portata “non corrispondente ai parametri”, quindi scartata.
E oggi quello di pasti consegnati con notevole ritardo alla maggior parte dei plessi cittadini.
“Ieri il menù prevedeva passato di farro e ceci ma, una volta consegnato da Euroristorazione alle scuole, il pasto non è stato considerato ‘conforme’, senza ulteriori precisazioni in merito, e ai bambini sono stati serviti riso in bianco, una carota cruda e due mini mozzarelline, un piano B che fa sorgere parecchie domande sul rispetto dei parametri nutrizionali indicati da Ats – raccontano alcuni referenti dei genitori di diversi plessi della città che hanno contattato la nostra redazione, e che abbiamo sentito per farci raccontare meglio quanto accaduto – oggi, invece, in almeno quattro scuole di Como (via Fiume, via Brambilla, via XX Settembre e Muggiò), i pasti sono arrivati in grave ritardo con bambini che hanno pranzato addirittura oltre le 14, a orario di lezione teoricamente iniziato”.
Immediata la chiamata al Comune da parte dei genitori ai quali è stato spiegato che i pasti ora vengono consegnati da tre furgoni, non più da uno solo, e che il sistema è probabilmente ancora in fase di rodaggio.
“Si tratta di risposte generiche, come lo sono state quelle che abbiamo ottenuto pochi giorni fa, nonostante un elenco di domande precise, durante l’incontro tra Commissari mensa, l’assessore alle Politiche Educative, e vicesindaco, Nicoletta Roperto e la referente di Euroristorazione – aggiungono – ci è stato promesso un nuovo incontro in aprile, ad anno scolastico pressoché concluso, per darci delle risposte, ma a questo punto, l’unica conclusione a cui si può arrivare è che non si tratti di mancanza di volontà da parte del Comune, ma di vera e propria incapacità nel farlo”.
[Aggiornamento] Intervistata dal Tg di Etv, la vicesindaco di Como e assessore alle Politiche Educative, Nicoletta Roperto, ha spiegato che il ritardo nella distribuzione dei pasti è stato causato dal traffico della città e per questo ha chiesto di “ridefinire il percorso” di consegna.
Per quanto riguarda il riso in bianco al posto del passato di farro e ceci l’assessore ha poi spiegato alla Tv comasca che (citiamo letteralmente): “Nella fase di preparazione nella sede di Garbagnate Milanese (di Euroristorazione, Ndr), è stata notata la presenza di insetti nei ceci. I pasti sono stati dunque ritirati ed è stata servita a tutti la pasta in bianco“.
Quindi, in realtà e purtroppo, gli insetti c’entrano ancora.