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Como centro, chiude la pasticceria dei dolci ricoperti d’oro: “E’ stata un’esperienza bellissima”

Piazza Mazzini perde uno dei suoi angoli più dolci. Dopo sei anni di attività chiude infatti la pasticceria Mignon on The Lake, sorella “minore” (ma solo anagraficamente) della storica pasticceria Mignon di Lurate Caccivio.

Famoso, oltre che dell’altissima qualità dei suoi prodotti, anche per le sue creazioni all’insegna del lusso come il cioccolatino d’oro che ha conquistato, due anni fa, gli Emirati Arabi.

O per il panettone, anch’esso ricoperto da scaglie d’oro a 23 carati, presentato pochi giorni prima di Natale, questo angolo di dolcezza è riuscito a conquistare in pochissimo tempo il cuore dei comaschi diventando uno dei locali più amati per un caffè, una merenda o un aperitivo, accompagnati ovviamente da una delle tante delizie esposte nel bancone.

“Abbiamo preso la decisione di chiudere a malincuore, circa un anno fa, per ragioni personali che rendono troppo pesante gestire due punti vendita, oltre al laboratorio – spiega il titolare e pasticcere comasco Stefano Camozzi – per questo abbiamo scelto di rinunciare al locale di Como per concentrarci su quello storico di Lurate Caccivio, aperto quasi trent’anni fa e dove abbiamo anche la produzione, che anche grazie a quanto abbiamo imparato dall’esperienza comasca, stiamo ripensando con l’aggiunta di un dehor esterno e di un nuovo menù per l’aperitivo”.

Un addio, quindi, che è anche una sorta di nuovo inizio ma che, però, non può non lasciare un po’ di malinconia per un capitolo bellissimo arrivato al termine: “Quando abbiamo deciso di aprire un locale in centro storico, in tanti ci dicevano che sarebbe stato difficile conquistare i comaschi e avevano il cruccio di non essere all’altezza – racconta – invece, con nostra grande sorpresa, abbiamo avuto fin da subito un riscontro eccezionale che ci ha permesso di superare anche momenti difficili, come la pandemia di Coronavirus e l’aumento dei costi delle bollette. E abbiamo anche imparato tanto a livello professionale, cosa di cui faremo tesoro per il nostro lavoro futuro”.

“E’ stata un’esperienza non bella, di più – conclude Camozzi – sia io che mia moglie Maria Grazie a mio figlio Davide vogliamo davvero ringraziare tutti i comaschi che ci hanno accolto con entusiasmo e tutti i nostri clienti, che ovviamente aspettiamo a Lurate Caccivio. Mi piacerebbe pensare, però, che sia solo un arrivederci e che, chissà, magari passato questo momento ci sarà l’occasione di tornare in città in un nuovo locale”.

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