Como, una città ‘sfregiata’ dagli scavi per la fibra ottica. Restituisce piuttosto bene questa immagina, la raccolta di fotografie del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Lorenzo Cantaluppi. Di norma, come noto, le società stesse che effettuato scavi e posa dei cavi hanno – ma forse sarebbe meglio dire avrebbero – l’onere di ripristini a regola d’arte. Cosa che però, come testimoniano sempre queste 23 fotografie, avviene decisamente di rado se non per qualche rappezzo di fortuna che ben presto diventa trappola per auto, moto e pedoni. Di seguito la denuncia di Cantaluppi e le immagini [Per amministratori e politici di Como e provincia che volessero inviare a ComoZero contributi, opinioni, interventi, foto e video su temi di attualità del territorio, gli indirizzi sono: la mail redazionecomozero@gmail.com o il numero whatsapp 335.8366795].
Su sollecitazione di numerosi nostri concittadini, mi sono recato questa mattina in sopralluogo in alcune vie di Como che sono state interessate dagli interventi di posa della fibra ottica (Via Piadeni, via Ciceri, via San Martino, via Petrarca, via Bellinzona, largo Ceresio, via XXVII Maggio, via Maurizio Monti, via Prudenziana, via Rezzonico, via Brambilla, Piazza del Popolo, via Dottesio, via Cetti).
La situazione dei ripristini definitivi che ho riscontrato è disastrosa, dal momento che gli stessi non sono stati effettuati e parliamo di interventi eseguiti anche da anni. Le zone sono diventate così decisamente pericolose per il transito dei veicoli, specialmente quelli a due ruote che, se dovessero finire con entrambe le ruote nella stretta traccia dello scavo, correrebbero un serio rischio di caduta. Ritengo che questa sia una situazione che non può protrarsi oltre. L’amministrazione intervenga per sollecitare energicamente le aziende al ripristino definitivo, utilizzando tutti gli strumenti normativi in suo possesso.
In questi giorni si sta discutendo in merito all’installazione degli autovelox lungo le nostre strade, strumenti sì volti all’aumento della sicurezza stradale ma in maniera repressiva. Si dia priorità invece alla messa in sicurezza delle pavimentazioni stradali, azione che sarebbe invece preventiva per ridurre il rischio di incidenti e infortuni.
8 Commenti
E’ opportuno segnalare puntualmente questi problemi tramite il sistema ufficiale del comune: https://segnala.comune.como.it/s/disservizio?language=it
Io l’ho fatto, e in alcune vie sono già intervenuti a rifare il manto stradale correttamente (vedasi via Anzani in questi giorni)
Ma, non è possibile, scavare e, subito dopo asfaltare con dovizia di particolari…? invece di “sbordellare” tutte le strade, rendendole inguardabili ed impraticabili e, meno male che Como è “CITTA’ TURISTICA!!!”. Non appena si entra in Italia da Ponte Chiasso, sembra di entrare nel … d’Italia!!! ma smettiamola di governare in questo modo, sarebbe meglio andare…da un altra parte.
Caro sig Pino come ha ragione, attraversa la frontiera ed è un altro mondo. Chissà come mai.
come in tutta Italia,Como non e’ diversa.le societa’ non hanno affatto l’obbligo di riasfaltare ma solo di chiudere lo scavo:che poi lo facciano bene o male e’ un altro discorso..e il Comune,qualsiasi Comune,non c’entra nulla e puo’ solo,se ne ha possibilita’,riasfaltare-ma farlo in TUTTE le strade e’ un pochino complicato,capirete
È una disposizione di livello nazionale, poi che c’entrano gli autovelox ?
Comunque quando era in Consiglio con la precedente Amministrazione non c’erano gli stessi problemi? Si sono accorti solo ora? Guardi anche i quartieri fatti nel 2019//2021, assolutamente uguali.
Io trovo la stessa situazione anche nelle altre città.
È impensabile riasfaltare in tempo reale tutte le strade.
In tempo reale (ma che cos’è poi questo tempo “reale”?) forse no, ma un po’ alla volta sì, soprattutto se i rappezzi (ma di solito non si dice che i lavori devono essere fatti a regola d’arte?) diventano pericolosi. Questi non sono scavi fatti tutti nel 2023…