Il cedro centenario tra via Recchi e viale Rosselli, che nei mesi scorsi ha mobilitato centinaia di comaschi, non deve essere abbattuto.
Così ha deciso il Tribunale di Como in un’ordinanza emanata oggi che chiude una vicenda iniziata due anni fa, che avevamo raccontato nei mesi scorsi, quando la Cisl Servizi aveva acquistato il capannone, vuoto da vent’anni, che una volta ospitava la concessionaria Fiat – autotecnica Franchini e aveva intimato ai proprietari dell’adiacente casa Gatti di abbattere la pianta adducendo come ragione la presenza di umidità e di aghi nelle gronde.
Da qui la battaglia dei proprietari raccontata alla nostra redazione da una di loro, Maria Grazia Carobbio, per salvare il grande cedro secolare dimostrandone, tramite perizio di agronomi, lo stato di ottima salute e impegnandosi, oltre all’abituale manutenzione ordinaria, a garantire anche verifiche periodiche per escludere eventuali rischi.
E dopo tre udienze, l’appoggio della sezione comasca di Legambiente e una raccolta firme che ha raccolto qualche centinaio di sottoscrizioni, ecco il lieto fine: “Oggi il nostro legale ci ha finalmente dato la buona notizia: il Tribunale, sulla base delle perizie fatte dagli agronomi di entrambe le parti, ha stabilito che il cedro non deve essere abbattuto e ha accettato la nostra proposta iniziale di provvedere, oltre alla manutenzione ordinaria che abbiamo sempre fatto, anche a controlli periodici sulla pianta – racconta Maria Grazia Carobbio – ho trascorso la mattinata a scrivere messaggi per ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuti, Legambiente, i negozi che ci hanno aiutati nella raccolta firme, i vicino di casa, gli amici e tutti coloro che hanno sottoscritto la nostra petizione, ma vorrei cogliere l’occasione per raggiungere anche tutti coloro che non conosco personalmente e che sono stati al nostro fianco in questa battaglia che, finalmente, oggi ha il suo lieto fine”.