La Giunta del Comune di Como ha approvato le linee di indirizzo per le attività di supporto tecnico e logistico alla realizzazione del progetto Heritage Monitoring in Como (HEMOC). L’obiettivo è creare un modello di monitoraggio strutturale basato su tecnologie satellitari e tecniche avanzate di fruizione dei risultati (come il digital twin e la realtà virtuale/aumentata) applicabile ad aree e edifici di alto valore artistico e architettonico.
HEMOC intende applicare questo innovativo paradigma di monitoraggio dei beni culturali della città di Como, interessata da un lento fenomeno di subsidenza che coinvolge alcuni dei principali monumenti ed edifici storici per verificarne la stabilità strutturale.
La soluzione intende monitorare gli spostamenti millimetrici di alcuni punti critici, integrando diverse tecnologie di monitoraggio, tra cui il sistema di posizionamento globale satellitare (GNSS), l’interferometria satellitare (InSAR), droni e rilievi topografici tradizionali. Il progetto fa riferimento allo Spoke 3 “Industria del Turismo e Cultura” del Programma Nord Ovest Digitale e Sostenibile (NODES) ed ha ottenuto il finanziamento nell’ambito del PNRR-MUR. HEMOC si avvale della collaborazione con il Politecnico di Milano, in qualità di consulente scientifico. Capofila del progetto è la ditta Geomatics Research & Development srl, insediata nell’hub di ComoNext.
Alle tre stazioni di monitoraggio HEMOC già presenti in città (Pontificio Collegio Gallio, Cattedrale di Santa Maria Assunta, Chiesa di San Giacomo), si aggiungeranno i Musei civici di piazza Medaglie d’Oro con la Torre degli Olginati, il Monumento ai Caduti, il Castello Baradello e il Casino Nord – Villa Olmo.
Il progetto e la collaborazione con il Politecnico di Milano sono legati a CoMmUnity. Musei & Comunità connessi per l’innovazione, progetto di rigenerazione urbana dei Musei Civici candidato agli emblematici maggiori di Fondazione Cariplo.
“La mia Amministrazione ha stanziato fondi imponenti per gli interventi di manutenzione straordinaria sui beni culturali. È fondamentale consentire ai settori l’avvio, in futuro, degli interventi di manutenzione ordinaria affinché i beni culturali dei cittadini comasco possano mantenersi in perfetta efficienza – sottolinea il sindaco di Como, Alessandro Rapinese – la collaborazione tra il Comune di Como ed il Politecnico di Milano si conferma un modello vincente. Il progetto “HEritage MOnitoring in Como” afferente allo Spoke 3 del Programma Nord Ovest Digitale e Sostenibile (NODES), consentirà al Comune di avere un monitoraggio del patrimonio museale ed architettonico per coordinare nel tempo tutte le azioni volte alla sua salvaguardia e valorizzazione”.
“Nella presentazione di CoMmUnity. Musei & Comunità connessi per l’innovazione, progetto di rigenerazione urbana dei Musei Civici candidato agli emblematici maggiori di Fondazione Cariplo, abbiamo indicato l’importanza di abbinare ad un valido progetto culturale, un altrettanto solido progetto gestionale volto alla completa valorizzazione del compendio museale – dice Enrico Colombo, assessore alla Cultura del Comune di Como – òe start up spin-off del Politecnico di Milano, insediate in ComoNext ci permettono di consolidare il progetto nel tempo, consentendo ai settori Musei e Opere Pubbliche di implementare le azioni di valorizzazione del patrimonio storico architettonico del Comune di Como”.
“Come settore per le opere pubbliche siamo chiamati ad operare su più fronti – evidenzia Maurizio Ciabattoni, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Como – poter contare sui dati forniti dal progetto HEMOC ci consentirà di pianificare gli interventi manutentivi per tempo dando un impulso maggiore alla nostra azione”.
2 Commenti
«La mia Amministrazione ha stanziato fondi imponenti per gli interventi di manutenzione straordinaria sui beni culturali»: quindi presto vedremo l’asilo Sant’Elia e le tre torri riportate all’antico splendore? Chiedo per sapere, senza intenti polemici.
Questa è un’ottima iniziativa.