Sabato scorso la manifestazione contro la cosiddetta rivoluzione parcheggi e le tariffe vulcano (3 euro all’ora 24 ore su 24), organizzata dall’associazione Nova Como. Pochi giorni prima l’analoga protesta di Fratelli d’Italia e ormai da settimane si assiste a un continuo susseguirsi di commenti sul nuovo regolamento voluto dal sindaco Rapinese.
Insomma il tema parcheggi è sempre più al centro dell’attenzione (qui tutte le cronache recenti). E sono tanti i cittadini a voler far sentire la loro opinione. Tra queste pubblichiamo anche quella di Martina Lo Cascio che ha inviato una lettera in redazione. [Per le vostre segnalazioni: redazionecomozero@gmail.com]
Cara ComoZero,
vivo in via Rezzonico col mio compagno ed entrambi lavoriamo fuori Como, abbiamo due macchine e ahimè siamo senza parcheggio privato. Una situazione che poco si adatta al nuovo regolamento della sosta imposto dal sindaco di Como. Con questa lettera vi spiego il perché.
Con la “rivoluzione” dei pass auto 2026 siamo stati automaticamente inseriti nella nuova ASA San Giuliano che copre circa le vecchie zone 3, 4 e 5. Abbiamo avuto un duplice svantaggio: il numero dei pass è stato ridotto del 53,5% (da 323 pass delle tre ex-zone a 150), rendendo di fatto impossibile o molto difficile ricevere più di un pass per famiglia. A questo si aggiunge la modifica delle vie a disposizione dei residenti beneficiari del pass: sono state escluse le strade più vicine al centro e con tariffa oraria più onerosa (come via Rezzonico, via Pessina, via Santo Garovaglio, via dei Partigiani, via Lega Insurrezionale), a favore di strade più periferiche.
Da gennaio avrò quindi la possibilità di parcheggiare in via Fiume, oltre un chilometro da casa, ma non più nella mia via di residenza. Ad essere onesti, mi resta però la vicina via Brambilla con la famosa tariffa Vulcano per avvantaggiare i residenti rispetto agli stessi visitatori che riempiono l’autosilo Centro Lago per lo stesso costo orario.
Mi piacerebbe chiedere al sindaco perché ha deciso questo cambiamento. In TV l’ho sentito dire che il nuovo regolamento ha il vantaggio di favorire la rotazione dei parcheggi (“la nostra ossessione”). Una rotazione che però esclude i residenti dalle zone con i parcheggi più redditizi per far partecipare solo chi paga a tariffa oraria. L’obiettivo sarà quindi fare cassa? Per me sì.
Si potrebbe controbattere portando come evidenza la diminuzione del costo del singolo pass. Lo sconto però è di soli 12 euro (pass su strisce blu da 195 a 183 euro), neanche un caffè offerto al mese in una città dove i prezzi sono ormai alle stelle.
La mia impressione è che ci sia anche altro: la volontà di allontanare il più possibile i cittadini dal centro e limitrofi, offrendo quella porzione di città molto abitata e ambita ai turisti. Del resto, una città priva di cittadini è forse più facile da governare.