I pendolari tornano all’attacco di Regione Lombardia con una nuova lettera. Solo una settimana fa ben 30 associazioni – tra cui quelle comasche – di utenti dei trasporti pubblici regionali, soprattutto quelli ferroviari, avevano scritto al presidente Fontana (qui il dettaglio) invocando le dimissioni dell’assessore ai trasporti Claudia Maria Terzi (qui la risposta). Adesso non soddisfatti tornano nuovamente a farsi sentire con il presidente Fontana.
“Ad una settimana dall’invio della lettera dei comitati non ci è giunta alcuna risposta da parte Sua in merito al quesito che ponevamo sul costante degrado del SFR lombardo a partire dal 2018. Registriamo però da più parti diversi tentativi per giustificare il disastro del servizio di Trenord nascondendosi dietro la pandemia. Chiudiamo subito la questione osservando che, per giustificare le difficoltà di Trenord, vengono dichiarate percentuali di assenze per positività e quarantene che sono diverse volte superiori sia a quelle medie della popolazione italiana sia a quelle medie registrate nelle aziende italiane di qualsiasi settore merceologico. Qualcosa sicuramente non va in questi dati, comunque non ufficiali, oltre che nella stessa Trenord. Presidente, chiediamo a Lei di conoscere quale sia l’effettivo stato dell’organico di Trenord rispetto al fabbisogno per il ripristino pieno del servizio ai livelli del 2018. Ribadiamo e sottolineiamo però che non contestiamo gli effetti, comunque transitori ed evidentemente sovrastimati, della pandemia, ma il progressivo smantellamento del servizio in atto dal 2018, ben due anni prima che si manifestasse la pandemia, e su questo richiamiamo l’Assessore alle Sue Responsabilità”.
La firma è sempre dei diversi rappresentanti dei viaggiatori e dei comitati dei pendolari lombardi