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Como, Fondazione Cariplo boccia il maxi progetto della Giunta Rapinese sui musei e la scuola della Provincia nell’ex villa

Fondazione Cariplo ha bocciato il progetto del Comune di Como per la maxi riqualificazione dei musei cittadini ma anche l’idea dell’amministrazione provinciale di trasformare Villa Porro Lambertenghi, a Cassina Rizzardi, in una scuola post diploma.

Riguardo ai progetti accolti e che si divideranno le risorse di Fondazione Cariplo, figurano quelli del comune di Cantù per creare un museo diffuso a partire dalla tradizione legata ai mobili e al merletto, quello di Fondazione Cometa per ampliare la sua sede a Como, poi la riqualificazione funzionale e il restauro dell’ex cinema Volta del Comune di Cernobbio e in ultimo il progetto “Volta” del Comune di Brunate.

Per quanto concerne Palazzo Cernezzi, a comunicare ufficialmente la notizia in consiglio comunale, nella serata di mercoledì 24 aprile, è stato l’assess,ore alla Cultura della Giunta Rapinese, Enrico Colombo. “Giudizio lecito della Fondazione – ha commentato pur senza nascondere una nota d’amarezza – ma noi non ci fermiamo. Andremo avanti nei prossimi mesi vedrete i risultati”.

Come si ricorderà, il Comune di Como puntava a ottenere i 5 milioni di euro della Fondazione Cariplo per il progetto che prevedeva:

  • la riqualificazione degli spazi verdi tra via Balestra e le mura con la creazione di una arena per eventi con una caffetteria;
  • la riqualificazione del piano terra di palazzo Olginati per la realizzazione di servizi di accoglienza al pubblico dimensionati per l’intero sistema urbano; la sistemazione e l’adeguamento di Palazzo Giovio/Lucini, con il riordino delle sale espositive e riservando l’appartamento nobile a mostre temporanee ed eventi, l’apertura, come detto, della chiesa delle Orfanelle e l’apertura del secondo piano per la sezione delle collezioni archeologiche oltre alla razionalizzazione dei depositi;
  • l’inserimento del Broletto nel sistema museale integrato con trasferimento al luogo di origine degli affreschi trecenteschi tolti e oggi esposti in Pinacoteca;
  • la realizzazione di un modello multimediale per il racconto della storia urbana di Como e dei punti di interesse della città; la sistemazione del secondo piano di Palazzo Olginati;
  • il coinvolgimento della comunità e tavoli di confronto con i portatori di interesse per la realizzazione di un Patto per la Cultura;
  • la definizione dell’immagine dei musei e la realizzazione di una campagna di comunicazione; l’elaborazione di soluzioni integrate dell’offerta culturale; la costruzione del sistema di gestione integrata.

Il costo complessivo del progetto era stimato in 15 milioni e 600mila euro, di cui 7,6 milioni stanziati dal Comune di Como e altri 5 che si sperava arrivassero da Fondazione Cariplo (più 3 messi a disposizione dalla Regione). Ebbene, ora almeno per i 5 ipotizzati dalla Fondazione, si dovranno trovare altre fonti di finanziamento.

Il sindaco Alessandro Rapinese è poi tornato a rievocare il milione e 600mila euro già revocato alla sua amministrazione da Fondazione Cariplo per Villa Olmo nell’aprile del 2023 (fatto a cui si riferisce il video sopra che scatenò forti polemiche): “Alla faccia di chi ha tolto i fondi – ha comunque detto ieri sera il sindaco – non ci ha tolto la rivoluzione. Sarà tutto merito del Comune di Como il recupero di Villa Olmo, peccato per loro”.

La bocciatura del progetto del Comubque pero non è l’unica a fare rumore, poiché pure l’idea della Provincia di Como per il recupero a fini scolastici di Villa Porro Lambertenghi a Cassina Rizzardi non è stata accolta da Fondazione Cariplo. E, per ora, sempre destinata a rimanere sulla carta.

L’obiettivo di Villa Saporiti era realizzare a Cassina Rizzardi un Its (scuola post diploma) con quattro rami di alta formazione: meccatronica, tessile, turismo e farmaceutico, settori che hanno estremamente bisogno di giovani specializzati. Partner di questa scommessa erano l’Amministrazione Provinciale di Como, Confindustria, Camera di Commercio, Ance, Cna, Compagnia delle Opere, Confartigianato e Confesercenti. C’è una sostanziale adesione anche di Confcommercio, manca solo la formalità. In pratica quasi tutto il tavolo per la competitività, tranne il Comune di Como  che aveva puntato sui musei.

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Come già anticipato, i progetti accolti da Fondazione Cariplo sono: quello del comune di Cantù per creare un museo diffuso a partire dalla tradizione legata ai mobili e al merletto, quello di Fondazione Cometa per ampliare la sua sede a Como, poi la riqualificazione funzionale e il restauro dell’ex cinema Volta del Comune di Cernobbio e in ultimo il progetto “Volta” del Comune di Brunate.
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21 Commenti

  1. Prima li prende x i fondelli li deride pubblica.ente .e poi ritorna a chiedere E pretendere e si meraviglia stanco lo …… ,fondazione Cariplo è una cosa seria e essere derisi da un …… ,nn è un bel biglietto da visita visto che poi nn sei nemmeno in grado di presentare la documentazione che viene richiesta ..

  2. Brutto fallimento per il sindaco e per l’assessore Colombo, per il quale credo che la riqualificazione del patrimonio archeologico rappresentasse uno dei principali obiettivi. Ma, ancor di più, cocente delusione per la cultura comasca. Per quanto tempo ancora non potremo fruire del Museo archeologico? Per quanto tempo le mura romane e la porta Praetoria resteranno sconosciute nei sotterranei e non visitabili?
    Ogni confronto con altre realtà urbane, dove analoghe emergenze archeologiche costituiscono un fiore all’occhiello, sarebbe impietoso.

  3. … e tralasciamo il fatto che il progetto della Provincia non è stato approvato perché hanno dovuto cambiare di corsa all’ultimo momento il luogo del progetto. E questo perché il caro Rapinese ha negato l’utilizzo di San Martino. Così La Provincia ha ripiegato di corsa su villa Lambertenghi e il progetto è stato bocciato…
    “ Grazie Rapinese, grazie!!! Rapinese, mi senti…?? Mi senti???”

    1. Io , come già scritto in precedenza, auspico che il progetto della Provincia di creare questo polo importante scolastico , possa trovare risposta nel grande edificio in centro città che è la ex scuola Baden Powell. Complesso che il Comune di Como non riesce a vendere, anche perché è in una zona un po” sacrificata. Come polo scolastico di alto livello sarebbe invece molto ben fruibile essendo in centro città con la stazione ferroviaria , l’attracco dei battelli e tutte le linee di trasporto su strada nelle immediate vicinanze.
      I problemi in ogni caso , sono i rapporti del nostro primo cittadino con tutti gli altri

  4. Credo che anziché fare ironia ,dovrebbe dedicarsi più su altri aspetti…credo che Fondazione Cariplo possa aiutare i cittadini di Como con altri progetti … Cosa ti rode Rapinese ????

  5. Chi semina raccoglie… avendo seminato solo “risse” verbali e fatto guerra ad ogni tipologia di categoria di persone questi sono i frutti. E alle prossime elezioni ci sarà la batosta finale, checchè ne dicano i sondaggi (andassero a farli al Mercato Coperto, dove ha già perso minimo 3 mila consensi)

  6. Ennesimo fallimento di una giunta e di un Sindaco incapace di mettere in pratica un progetto congruo e in grado di essere appetibile!!
    Buono solo a fare asfalto e chiacchiere!!

  7. Rapinese non è assolutamente capace di creare e gestire relazioni proficue con enti e associazioni, essendo una persona troppo esaltata ed egocentrica.
    Raccoglie semplicemente le conseguenze del suo operato.
    Il povero Colombo non ha certo quello spessore necessario per creare lui quelle relazioni di cui sopra.

  8. Per il progetto provinciale non so, ma per quello di Como è evidente: altri soldi non servivano. Il sindaco Superman farà tutto da solo, e alla velocità della luce, come in cento, mille altri casi!

      1. La spianata del lungolago l hanno fatta gli amici della dx che vi ostinate a votare…chiedere al grande fontana lo avete rivotato….siete dei glandi

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