I fatti sono noti a tutti: nella notte tra il 7 e l’8 agosto un incendio causato da un cortocircuito distrusse completamente uno dei due padiglioni del Canile della Valbasca causando la morte di cinque cani.
Servivano aiuti di tutti i tipi, dalle coperte ai medicinali agli stalli per i cani superstiti ma, soprattutto, servivano fondi per pensare alla ricostruzione.
IL DISASTRO DOPO L’INCENDIO: GALLERY
E si sa come sono queste cose: finché si tratta di condividere appelli e mettere like e cuoricini siamo tutti in prima linea.
IL DISASTRO DOPO L’INCENDIO: GALLERY
Quando, invece, si chiede di mettere mano al portafogli le fila dei volenterosi si assottigliano immediatamente.
I LAVORI IN CORSO: GALLERY
Figurarsi a pochi giorni dal Ferragosto, con la città vuota e le bacheche piene di cocktail sulla spiaggia e #bellavita.
Chi avrebbe mai avuto voglia di intristirsi pensando a un canile bruciato? E invece, come è ben noto, la gara di solidarietà ha superato ogni aspettativa.
E non si parla solo di cibo e coperte (così tanti da dover appendere all’ingresso del canile un cartello che ringrazia ma invita a non portarne più, per il momento): in pochissimo tempo la raccolta fondi ha raggiunto una cifra inaspettata di 215 mila euro.
Con l’inverno alle porte, a che punto è la ricostruzione? A rispondere è Marco Marelli, presidente della sezione Enpa comasca e primo ad intervenire, quella notte, per cercare di salvare i cani dalle fiamme.
Come procedono i lavori di ricostruzione?
Il capannone bruciato è stato completamente smontato e stiamo ultimando lo smaltimento dei materiali. Siamo riusciti a recuperare solo la piattaforma che verrà piastrellata a breve
E il capannone?
La ditta che ha avuto l’appalto sta lavorando alla preparazione dei moduli. La struttura (260 mq circa Ndr) sarà in acciaio inox in modo da essere perfettamente in regola a livello sanitario. Avremo anche luci a led e un impianto antincendio. Preferisco avere i cani bagnati a causa di un falso allarme piuttosto che rivivere quell’incubo
Verranno rifatti gli impianti anche del capannone superstite?
Sì, grazie ai fondi raccolti dopo l’incendio rifaremo gli impianti anche di quello. Vogliamo che tutto il canile sia assolutamente in sicurezza
Per quando è prevista l’inaugurazione?
Speriamo di farcela per Natale. Al limite all’inizio dell’anno prossimo. E poi abbiamo una novità per il futuro.
Cioè?
Vorremmo realizzare anche una nuova ala del canile. La piattaforma è già pronta da anni e ora è arrivato il momento di costruire. Sposteremo qui i cani e libereremo il nuovo capannone
In che senso? Lo costruite per poi lasciarlo vuoto?
No, anzi. Con qualche piccola modifica, che abbiamo già considerato, qui potremo aprire finalmente un gattile e dedicare un’area ai cani in quarantena
Ma dove troverete i fondi anche per una nuova ala? Non credo basti quanto raccolto dopo l’incendio
Abbiamo ricevuto tre lasciti importanti. Ci serviranno per questo nuovo progetto. Così il canile sarà perfetto.
E il contributo economico straordinario promesso dal sindaco di Como in agosto?
Per ora abbiamo ricevuto solo uno stanziamento dal Comune di Casnate con Bernate
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