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Como, il Comune chiede un milione di euro di arretrati allo storico Yacht Club. Favara: “Pagheremo ciò che è dovuto”

Il Comune di Como ha chiesto un milione di euro di canoni arretrati allo Yacht Club Como. L’atto è stato inviato alla storica associazione circa 4o giorni fa e lo Yacht Club ha già inviato a Palazzo Cernezzi una controdeduzione segnalando che l’eventuale cifra da corrispondere sarebbe potenzialmente più bassa e che alcuni calcoli fatti dagli uffici comunali sarebbero da rivedere.

Nello specifico, la richiesta di circa un milione di euro da parte dell’amministrazione nasce da una revisione sul valore dell’immobile che come noto fa parte del patrimonio di Palazzo Cernezzi. L’origine dei conteggi del Comune starebbe nel fatto che nel contratto stipulato sarebbe stato scritto che ogni 5 anni le parti si sarebbero dovute incontrare per valutare eventuali aggiornamenti del canone di concessione.

Questi incontri a cadenza regolare, però, almeno negli ultimi 16 anni non si sarebbero tenuti e il Comune si sarebbe limitato ad applicato soltanto il classico e minimale adeguamento Istat al canone di concessione. Ora, però, la decisione dell’amministrazione Rapinese di riguardare le carte e – tramite una perizia che avrebbe aggiornamento all’insù il valore dell’immobile – di quantificare in un milione di euro la richiesta di arretrati.

“Noi siamo disposti a trovare una soluzione con il Comune – ha replicato il presidente dello Yacht Club, Gioacchino Favara – Abbiamo già inviato la nostra controdeduzione all’amministrazione e ora aspettiamo fiduciosi una convocazione per confrontarci. Siamo pronti a versare quello che è effettivamente il dovuto. Noi abbiamo ovviamente fatto delle nostre valutazioni ma la speranza, comunque, è di poter giungere a un accordo che soddisfi entrambe le parti”.

Nella controdeduzione spedita a Palazzo Cernezzi, lo Yacht Club segnala ad esempio che nel periodo in questione il Comune non avrebbe mai comunicato di ritenere non congruo il canone di concessione e che, di conseguenza, il club si ritiene perfettamente adempiente sul fronte economico. Ad ogni modo, viene ulteriormente confermata la disponibilità al confronto – senza voler andare al braccio di ferro – con l’obiettivo di arrivare a una soluzione di mediazione e di poter proseguire il rapporto in essere.

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