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Como, il Comune ha bisogno dei locali e il Consultorio dice addio alla storica sede: maxi trasloco in arrivo

Riorganizzazione degli spazi e delle attività dei consultori familiari del Distretto di Como. Questo l’obiettivo che nel corso dei prossimi mesi vedrà impegnato il personale che in questi centri, diretti dalla dottoressa Anna Armati, svolge un servizio di prevenzione, assistenza sanitaria, psicologica e sociale offrendo un’accoglienza personalizzata, orientamento, sostegno ed alcune prestazioni specialistiche per il benessere e la salute delle persone. Nell’ottica di “Centro per la Famiglia”, il Consultorio è un punto di riferimento – in tutte le diverse fasi della vita – per l’individuo, la coppia e l’intero nucleo familiare, in relazione allo specifico momento che stanno vivendo. Vi opera una équipe multidisciplinare composta da assistente sociale, ginecologo, infermiera, ostetrica, psicologo, con cui ci si può confrontare ed essere aiutati ad affrontare adolescenza, sessualità, contraccezione, affetti, amicizia, relazioni amorose e familiari, gravidanza fisiologica, puerperio, percorso nascita, interruzione volontaria della gravidanza, genitorialità, prevenzione, educazione alla salute, menopausa.

Le attività svolte a Como, in via Gramsci – immobile di proprietà comunale – saranno trasferite in via Napoleona, all’interno della Casa di Comunità, negli spazi già ristrutturati e dedicati al Consultorio, il secondo presente nel Distretto di Como. “Il Comune di Como ci ha rappresentato la necessità di dover destinare quegli spazi ai fini istituzionalmente perseguiti dagli uffici del settore Politiche Sociali – sottolinea il direttore generale di Asst Lariana, Luca Stucchi – Abbiamo quindi deciso di unificare il servizio in via Napoleona e allo stesso tempo di riorganizzarlo con nuove proposte ed offerte”.

Con il trasferimento in una sede unica, come detto, sarà possibile riorganizzare le attività e allo stesso tempo rispondere al potenziamento dei servizi offerti all’interno delle Case di Comunità, così come previsto dal DM 77. “I Consultori sono nati come luoghi dove le persone potessero trovare una risposta senza necessità di un appuntamento – conclude Stucchi – Oggi siamo chiamati ad un ulteriore passaggio, ossia quello di raggiungere noi le persone, soprattutto rispetto ai temi della prevenzione. Le donne, i giovani e gli studenti sono tra i primi ai quali dobbiamo rivolgerci”.

Nel corso dei prossimi mesi verrà dettagliata la nuova offerta, tra cui figurano, ad esempio, alcuni progetti dedicati alle scuole. Nel mese di marzo prenderà servizio come dirigente un’ostetrica che, affiancandosi al direttore del servizio, avrà il compito di implementare nuovi progetti e percorsi; nel frattempo, si proseguirà con il reclutamento di altre figure professionali, quali ostetriche e psicologi.

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