Il Comune di Como si affida a una società esterna per uscire dall’impasse sulla vicenda Ticosa. L’antefatto è noto: dopo la presentazione del gennaio 2024 della proposta di partenariato pubblico-privato depositata a Palazzo Cernezzi da Acinque per realizzare un parcheggio da 958 posti auto con copertura fotovoltaica più altre opere viarie, due nodi sono emersi a rallentare l’iter.
Da un lato l’aspetto economico-finanziario troppo squilibrato della proposta, con 17 milioni a carico del Comune e 10 a carico di Acinque che però incasserebbe i proventi del posteggio per 30 anni; dall’altro, il destino della famigerata Cella 3, ossia l’unica parte di Ticosa non ancora bonificata e per cui non si è ancora deciso se completare la pulizia definitiva o “tombare” il buco.
Tornano al nuovo incarico esterno appena affidato da Palazzo Cernezzi proprio per dare risposte definitive anche a questi aspetti, dai documenti ufficiali si apprende innanzitutto un dettaglio inedito: l’amministrazione chiese ad Acinque le prime revisioni alla proposta già l’11 aprile 2024 ma la risposta sull’avvio degli approfondimenti arrivò soltanto due mesi dopo, il 4 giugno. In seguito è stata avviata dagli uffici comunali un’ulteriore interlocuzione con Acinque “per verificare le possibilità di bonifica dell’area e chiarire ulteriori aspetti d’interesse”.
Fin qui le premesse dello stand by, almeno a livello pubblico visto che dietro le quinte i contatti non sono mai cessati. Ora, però, Palazzo Cernezzi ha deciso di compiere un nuovo passo “per consentire il proseguimento dell’iter relativo alla Proposta di cui in oggetto”. E quel passo consiste nell’assegnare un incarico esterno per il supporto al Responsabile unico del progetto, il dirigente comunale Luca Noseda, nella valutazione giuridico-amministrativa dell’intero procedimento Ticosa “con particolare riferimento alla Convenzione e al Piano economico finanziaro presentati dal Soggetto Proponente”.
La scelta è caduta sulla società milanese Demosion Consulting Srl – specializzata in consulenza e supporto economico-finanziario, procedurale, assicurativo e legale nei partenariati pubblico/privato – nell’ambito di un accordo quadro già in essere. La spesa complessiva per l’amministrazione sarà di 36mila euro. Ma anche da questa cifra non certo enorme dipende il futuro dell’operazione Ticosa.