L’annuncio è passato un po’ sottotraccia persino quando è arrivato, cioè nel consiglio comunale dello scorso 22 dicembre. Eppure, quella che sembrava una querelle infinita, pare giunta a conclusione. Tradotto, il Comune di Como ha consegnato al Conservatorio gli spazi dell’edificio di viale Cavallotti da cui è stata sostanzialmente cacciata – a rigor di sentenza – l’Associazione Carducci (che però da un lato continua la battaglia legale, dall’altro prosegue le attività culturali nell’ala dello stabile con ingresso al civico 7).
La conferma di questa novità è arrivata direttamente dal sindaco Alessandro Rapinese in aula: “Nella valorizzazione del patrimonio abbiamo lavorato perché parte di quello importante, e mi riferisco ad esempio all’affaire Carducci, tornasse nella disponibilità. Ma questo, cercando di risolvere al contempo altre questioni, cosa che è stata fatta pochi giorni fa, consegnando al Conservatorio gli spazi che cercava da 20 anni. E oggi (lunedì scorso, ndr) sono stati consegnata”.
Va ricordato che il progetto presentato dal Conservatorio al Ministero per ampliare gli spazi aveva già ottenuto 700mila euro per la sua realizzazione al Carducci e la mancata disponibilità dei locali avrebbe con ogni probabilità fatto perdere la somma.