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Como, il sindaco vuole la revisione tariffe della sosta, il Pd: “E’ lo stesso Rapinese del 2017?”

“In questi giorni sta tenendo banco la discussione relativa alla revisione delle tariffe dei parcheggi in centro città, che il sindaco ha annunciato di volere effettuare. Crediamo che l’idea non debba essere solo quella di alzare le tariffe per fare cassa o per disincentivare la sosta prolungata in centro città. La modifica dei costi deve essere accompagnata da un piano d’insieme, che consenta di togliere le auto dalla zona centrale, incentivando l’uso dei mezzi pubblici e la mobilità dolce. Il modello di Lecco, citato anche dal quotidiano La Provincia, che prevede tariffe più alte in centro e una progressiva diminuzione man mano che si raggiunge la periferia, può essere un punto di partenza, purché non manchino le alternative a disposizione dei cittadini”, così dichiarano i consiglieri comunali del PD Patrizia Lissi e Stefano Legnani.
Nei giorni scorsi infatti il primo cittadino ha annunciato indi voler rivedere interamente il sistema tariffario in città sottolineando come vi siano storture estreme, con zone centrali decisamente più economiche rispetto ad altre zone di periferia cosa che come primo effetto disincentiva la rotazione.
Aggiungono i dem: “Il piano attuale rispondeva a uno studio dettagliato che teneva conto delle diverse necessità. La scelta che era stata fatta era motivata dalla volontà di non penalizzare pesantemente i pendolari che non possono sostenere gli oneri di una tariffa oraria. Una decisione che può essere ripensata, ma che richiede vengano realizzate delle alternative oggettivamente sostenibili per chi deve venire in città a lavorare. Sarebbe opportuno anche conoscere come si inserisce nell’ipotesi di revisione tariffaria il parcheggio che si vuole realizzare in Ticosa: a quale utenza sarebbe di fatto prioritariamente destinato e quali le tariffe che verranno applicate”.
E concludono: “Fa un po’ sorridere che questa improvvisa rivoluzione contro i parcheggi troppo economici sia partita dall’attuale primo cittadino. Lo stesso che nel proprio programma elettorale del 2017 affermava con forza di voler abbassare le tariffe. Una posizione che derivava dall’opposizione all’allora sindaco Mario Lucini, accusato di ‘aumentare pesantemente le tariffe di sosta in prossimità del centro, rendendo Como una città per ricchi’. Non si può infine non condividere l’obiettivo annunciato da Rapinese di voler rilanciare l’autosilo di Valmulini; si deve però ricordare che da consigliere comunale presentò una mozione, respinta dal Consiglio Comunale, con la quale chiedeva la chiusura di questo autosilo. Curioso, o forse no, che ora che siede a Palazzo Cernezzi come sindaco, su questi due temi la pensi in maniera completamente opposta ”.
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6 Commenti

  1. Il PD è sempre fuori dalla realtà. Sono passati sette anni provi il PD a dare un’occhiata a tutti i prezzi e le tariffe che sono aumentate nel frattempo, perchè i parcheggi non dovrebbero aumentare?

    1. Si chiama stare al passo con la realtà, pensi che un BOX costa solo di spese 300 euro circa all’anno fra spese e tasse non essendo accatastato con l’abitazione.

      1. Stare al passo con la realtà significherebbe aumentare i salari e gli stipendi dei lavoratori almeno del 30% (che in questo paesucolo di evasori fiscali sono fermi da almeno 25 anni…) e non aumentare il costo di un parcheggio.

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