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Como, ci risiamo: nonostante le paratie e i milioni, piazza Cavour e lungolago allagati di nuovo

Un giorno, prima o poi, qualcuno avviserà Como e i comaschi di quando il sistema antiesondazione realizzato nell’ambito del cantiere per le paratie sarà perfettamente in funzione. E soprattutto di quando le migliorie teoricamente apportate al sistema di smaltimento delle acque sarà in piena efficienza. Perché quel giorno, finalmente, la città smetterà di svegliarsi dopo un paio di giorni di pioggia con piazza Cavour allagata dall’acqua che sgorga a fontana dai tombini e con il lungolago trasformato in una “dependance” del Lario.

Anche questa mattina infatti, come accade ormai per ogni fortunale da quando è in fase di conclusione il maxi cantiere per le paratie e la nuova passeggiata (35 milioni di euro spesi in 16 anni da incubo), lo scenario è stato il consueto: allagamenti ovunque, auto in transito a sollevare muri d’acqua, pedoni costretti a slalom tra pozze profonde oltre 10 centimetri, tombini a sgorgare senza sosta nel ‘salotto buono’, a due passi dall’hotel cinque stelle lusso.

Il motivo? Tentando di rassicurare tutti sulla ‘normalità’ della situazione, lo spiegò l’assessore regionale Massimo Sertori nel luglio scorso: “L’ultimazione dei lavori elettro-idraulici sarà possibile solo con l’abbassamento dei livelli del lago, che consentirà di scongiurare gli eventi come quelli verificatisi in queste ore”, cioè l’ennesimo surreale allagamento. Da allora sono passati 3 mesi e addirittura un test completo sul sistema paratie (a oggi ancora mezze spalancate).

Ma non solo: il Lario, nel corso dell’estate, ha fatto in tempo ad andare anche abbondantemente sotto lo zero idrometrico. Eppure, ancora una volta, la parte nobile della città è finita a mollo tra acque bianche e chissà cos’altro. Ma è normale, dicono. Bisogna aspettare una data che però, al momento, nessuno conosce.

Mancano 10 centimetri all’esondazione e il Lago di Como sale: “Preallarme, attivato il piano di Protezione Civile”

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17 Commenti

  1. Sono appena passato dal lungolago. Una vergogna!
    Ci hanno mangiato tutti con il denaro pubblico.
    Tutti i responsabili politici uno ad uno devono pagare per questo enorme danno.

  2. Stanno terminando, d’altra parte non hanno ancora inaugurato. Apriranno prima gli impianti di sci sul San Primo, Fermi si è già avviato a piedi per l’inaugurazione.

    1. Sono loro che non si impegnano, o forse proprio non ci arrivano alle soluzioni, o forse pensano che tanto sia sempre incolpabile qualcun altro per le loro mancanze, o che ne pagherà le conseguenze il cigno che arriverà dopo e loro saranno già belli sistemati su un altro specchio d’acqua. Ma stanno sempre lì a farsi belli quando vogliono, e tutti li elogiano. E gli danno anche il pane, dando loro un’idea di disponibilità solo di facciata che li disabitua alla fatica che dovrebbero fare per procaccarsi il cibo come tutti gli esseri viventi.

  3. Ormai è come sparare sulla croce rossa. Di sicuro continuare a rivotare i soliti non serve a niente, ma i lombardi sono de coccio, come dicono a Roma, salvo poi riprendere a lamentarsi un minuto dopo essere usciti dalla cabina elettorale. Beh forse cambiare non sarebbe una brutta idea, anzi è il sale della democrazia. Un’amministrazione non va bene? Si cambia, non è questione di ideologia, che ormai le ideologie non esistono più, ma di cercare amministratori migliori.

  4. E quei maledetti cigni sono lì che se la ridono, anche in foto… non li sopporto proprio. Sempre lì a fare niente e a gozzovigliare nelle varie inaugurazioni al posto di rimboccarsi le piume e fare qualcosa di costruttivo. Propongo di introdurre nel lago i castori che sull’argomento sono molto più ferrati, licenziando questi maledetti cigni incapaci.

  5. Allora: il nuovo lungolago è uno schifo, per i noti motivi che non stiamo qui a riepilogare.
    I lavori però non sono ancora finiti, non manca poi cosa tanto.
    Se le paratie, scattata l’ora X, non funzioneranno, ci sarà modo di inveire e di trarne le conseguenze politiche e legali.
    In questo momento a Lecco le scuole sono chiuse, a Milano alcune strade sono fiumi, la pozzanghera del minestrone Cavour (“piazza”non sarebbe adeguato) non è la fine del mondo.
    Che poi in regione diano i numeri lo sappiamo, ma continuiamo a votarli…

  6. O sono io che non capisco una beata a qualcosa non va proprio. Direi che sta piovendo normalmente da una settimana. Forse neppure. In passato il lago usciva dopo settimane di piogge tropicali. Se poi uno va sui vari siti internet, vede che il livello è cresciuto di 60 centimetri in due giorni. Ma si può sapere che cosa ********* fanno quelle che gestiscono le chiuse a Olginate?

    1. A Como stará piovendo normalmente, ma forse l’acqua del lago arriva da zone e bacini un poco più ampi. Forse. Il discorso è sempre lo stesso, si stava meglio quando si stava peggio.

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