C’è una classe – forse non l’unica, ma sicuramente una delle più tenaci – che da anni si ritrova a ricordare gli anni indimenticabili delle superiori. E anche in questo settembre 2023, puntuale, è arrivata l’annuale rimpatriata della classe quinta E del Caio Plinio anno scolastico 1997/98.
Quest’anno una reunion dal sapore particolare, dato che si festeggiavano i 25 anni dal diploma. Trattandosi di un evento all’insegna della baldoria e dell’autenticità, senza fronzoli, la location non poteva che essere il Pane&Trita di Tavernerio.
ALLEGRIA E NOSTALGIA
Per ovvie e diverse ragioni, non tutti hanno potuto prender parte alla rimpatriata, ma i 18 presenti, nonostante i capelli in meno, così come le rughe e i chili in più, hanno rivangato con piacere i bei momenti spensierati della scuola, tra la gita di cinque giorni a Berlino e gli esami di maturità, passando per le immancabili imitazioni dei professori e del Preside Antonio Di Martino. Ovviamente si parla di persone abbondantemente oltre i 40 anni, ragion per cui si è dovuto fare i conti anche con alcuni problemi personali, ma nel complesso la serata è stata decisamente entusiasmante e carica di allegria.
I MAGNIFICI 18
Qui di seguito la lista partecipanti, in rigoroso ordine alfabetico: Arnaboldi Gianluigi – Baldassa Daniela – Bettoldi Debora – Boccardo Martina – Castelnuovo Nicola – Del Grosso Marco – Di Stefano Laura – Finazzi Laura – Gini Cristina – Iannone Antonio – La Giglia Tiziana – Malaspina Cristina – Monti Elena – Peduzzi Bruno – Ponte Fabio – Saldarini Simone – Santamaria Giovanni – Vimercati Piermario
I ‘DEUX’ EX MACHINA
“In questi 25 anni – afferma Antonio Iannone – non ci siamo mai persi di vista, anche grazie alla chat di classe, ritrovandoci quasi regolarmente ogni anno. Ed è bello constatare che, nonostante l’incedere degli anni, i rapporti siamo rimasti pressoché immutati. Personalmente non potrò mai dimenticare l’evento del 2015, organizzato in mio onore prima della partenza per Aruba. Certamente, e lo dico con una punta di orgoglio, per far ciò è necessario avere uno o più compagni che fungano da catalizzatori, e la quinta E ne ha addirittura due”.
BELLE SENSAZIONI
Una della quali è Cristina Malaspina, che spiega: “È sempre bello ritrovarsi. I nostri rapporti erano autentici, fatti di risate ma anche di litigate. Eravamo un gruppo nel vero senso della parola, ognuno con le sue fragilità, che lo rendeva e lo mantiene unico. Ogni volta che ci ritroviamo ritorniamo esattamente dove ci siamo lasciati, una sensazione incredibile che puoi trovare solo con chi sei cresciuto. Abbiamo una chat, che ci permette di mantenere i rapporti. C’è, chi ha partorito il sesto figlio, chi si è sposato, chi ha divorziato, chi è partito per posti lontani (ed è già tornato). In qualsiasi modo rimaniamo in contatto”.
I COMPAGNI DI CLASSE
“Quando oltre 25 anni fa ci siamo trovati – afferma Marco Del Grosso, Dottore Commercialista – ci siamo scoperti compatibili e complementari, abbiamo compreso di essere fatti gli uni per gli altri, di essere, dunque, simili, così abbiamo stabilito tra noi per sempre un legame, ardente e puro, proprio come noi, un legame che continuerà per sempre”.
Un commento
Complimenti