Il Comitato Como a misura di famiglia, nato per contrastare le chiusure dei nidi comunali di via Passeri e di Monte Olimpino da parte della giunta Rapinese, non intende fermare la sua azione. Anzi, con una nota diffusa oggi e siglata dal presidente Umberto Fumarola a nome di tutti gli aderenti, il gruppo rilancia “in risposta alle recenti politiche del comune di Como sugli asili nido” e “nella convinzione che tali misure avranno gravi ripercussioni negative su lavoratori ed utenti dei servizi all’infanzia nel Comune di Como, la nostra azione di sensibilizzazione continua”.
E così, innanzitutto già lo scorso lunedì 24 giugno sono state depositate in Comune le 3.300 firme della petizione contro la chiusura dei due nidi. Ma – si legge nella nota – poiché questo è ritenuto un “dato fattuale che conferma che le politiche comunali hanno sollevato un grande disappunto all’interno della comunità cittadina, che va ben al di la delle sole famiglie ricorrenti”, ora arriva un altro passo.
“Il Comitato ha inoltre scelto di supportare la decisione delle famiglie comasche di continuare l’iniziativa legale contro le recenti politiche del comune di Como sugli asili nido – conferma il comunicato – L’assemblea cittadina ‘Ascoltare i bisogni per costruire il futuro’ del 14 giugno ha confermato l’importanza di sviluppare un dialogo costruttivo con i vari interlocutori del sistema dei servizi all’infanzia nel nostro comune”.
