La pagina istituzionale della città di Como – ovviamente dal nome “La città di Como” – nata con il Comune capofila nell’ambito del Distretto Urbano del Commercio, tenta di esaltare la centralissima piazza Cavour. Ma, alla fine, il video ammaliante si rivela un mezzo autogol. La colpa? Della storia stessa del cosiddetto ‘salotto buono di Como’, in realtà secondo molti residenti (e non) uno dei punti meno attraenti dell’intero capoluogo.
Il minivideo dedicato ha questa intro: “Piazza Cavour: dove la bellezza del lago incontra l’eleganza della città. Vivi l’emozione di un luogo unico, tra storia, cultura e paesaggi mozzafiato.Terza tappa del nostro itinerario tra cultura, gusto e commercio. Scopri Como, vivi il suo cuore. Un passo alla volta”.
In sé, ovviamente, niente di male. Ma come già in passato (qui, qui e qui alcuni esempi), piazza Cavour e la sua attuale conformazione continuano a dividere ferocemente i pareri. E le stroncature vere e proprie, a corredo del breve filmato, non mancano (a dispetto degli oltre 450 like).
“Piazza Cavour potrebbe essere un gioiello e invece sembra solo un parcheggio vuoto”, uno dei commenti. Peraltro, secondo un filo conduttore che si ritrova spessissimo tra “Così a colpo d’occhio mi pare una spianata rovente, non sento il desiderio di stare lì a mangiare un gelato, a parlare”, “Una piazza di una tristezza desolante!”, “Hanno deturpato ciò che c’era di bello come le ringhiere in ferro battuto e il viale alberato; ora anche la storica fontana per un piazzale di cemento osceno invaso da turismo di bassa lega”, “Una spianata bollente”, “Così vuota cosa dice proprio niente, a cosa serve un vuoto quasi mai usato, salvo rare rarissime manifestazioni!”,
“A me pare un parcheggio pubblico in riva al lago. Ci vuole coraggio a parlare di eleganza ma sempre secondo me…”, “Da comasca l’ho sempre trovata brutta….una bella fontana e del verde la renderebbero sicuramente più bella”.
Questo un campionario delle stroncature di piazza Cavour, insomma, anche se naturalmente non mancano elogi e anzi vere e proprie dichiarazione d’amore (anche se, in realtà, spesso allargate a tutta la città): “Bel posto in qualsiasi stagione”, “Farei carte false per tornare nella mia bella Como”, “Sempre stupenda Como”.
Insomma, le “difese” sono timide. E piazza Cavour continua a dividere.