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Como, la segnalazione: “Che tristezza quei cinque abeti tagliati nel parco pubblico e il cemento sul prato”

I lavori per la realizzazione dello spazio dedicato al calisthenics nel parco di via Traù a Tavernola avevano già creato qualche malumore pochi giorni fa, con le perplessità sull’occupazione dell’unico spazio verde ancora libero ad esempio per fare due tiri a pallone.

Oggi, sullo stesso giardino comunale, arriva un’altra segnalazione, in questo caso riguardante il taglio di diversi alberi. Di seguito, il messaggio ricevuto in redazione con le foto allegate [per segnalazioni, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com, al numero whatsapp 335.8366795 o tramite la pagina facebook].

Buongiorno, invio alcune foto relative al parco di via Traù a Tavernola, dove è in corso il posizionamento delle attrezzature di un’area fitness.

Ieri ci siamo trovati di fronte al triste spettacolo di ben cinque abeti tagliati, in un punto in cui non arrecavano alcun fastidio, anzi, dove la loro ombra favoriva i giochi dei bimbi sul prato, specialmente nelle calde ore estive.

Il prato è ora in gran parte occupato da una piattaforma di cemento, che poteva essere posizionata molto più opportunamente in altri punti della vasta area del parco stesso.

Sono in corso potature, ben comprensibili e doverose, ma soprattutto altri tagli di alberi, che preoccupano molto i frequentatori del parco. Ultima sopresa: oggi il cancello del parco è chiuso, senza alcun preavviso!

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18 Commenti

  1. Stessa storia ovunque sul lago: a Torno hanno tagliato tutti gli alberi davanti all’ imbarcadero dicendo che erano pericolanti! Siamo amministrati da gente che pensa solo ai propri interessi e della bellezza e della salute dei cittadini se ne frega!

  2. Dove ci sono alberi c’è meno inquinamento, quest’ anno ne hanno tagliati tantissimi in tutta la provincia di Como purtroppo. Ogni albero con la propria chioma pulisce dall’ anidride carbonica, i pochi rimasti hanno subito potature drastiche, ormai avremo l’aria sempre più inquinata e ci ammaleremo tutti per colpa di chi non capisce

  3. gente lamentarsi e basta non serve più, bisogna agire far sentire la propria voce..tutti davanti al comune con cartelloni e slogan xchè al dissenso va data voce e i nostri “cari amministratori” devono capire che le persone vanno interpellate prima di fare certe scelte..poveri noi in che mani siamo!!!

  4. Il sindaco e la sua giunta assomigliano sempre più ad Attila e gli Unni.
    Si dice che dove passavano non cresceva più l’erba.

    Prima che due nuovi alberi piantati facciano la stessa ombra di un larice vecchio 30 anni ne passeranno altrettanti.

  5. Ai cittadini vengono imposte di continuo nuove regole e obblighi nel nome di una crisi ambientale ormai irreversibile , di rendere le proprie abitazioni ecologicamente sostenibili,
    di sostituìre le proprie auto con una elettrica ed invece le istituzioni si divertono a tagliare alberi e cementificare ogni spazio verde

    1. Alla favola degli alberi tagliati (stavolta sono cinque, tutti insieme) perché pericolanti o malati – poveretti – non crede più nessuno. Fortunatamente.

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