Va bene tutto, ma l’ingorgo da selfie anche no, grazie. A denunciare l’ultimo malcostume che si ripercuote sulla situazione più fragile della viabilità in ingresso in città è Donatella, residente con la famiglia in via Torno da quasi vent’anni. L’altro giorno ha dovuto chiamare il 112, quando un turista polacco la stava aggredendo soltanto perché aveva chiesto di spostare l’auto per entrare nel cancello di casa.
“La situazione è diventata davvero invivibile – spiega – noi abitiamo poco dopo la strettoia di via Torno. Davanti al cancello di accesso alle abitazioni c’è un piccolo slargo che da qualche tempo viene utilizzato per la sosta dei turisti che vogliono scattarsi un selfie dall’altra parte della strada, con il lago sullo sfondo”.
Cioè, la fine di via Torno è diventata un punto panoramico per le foto?
Sì e con buona pace di chi vive lì. Io ho solo fatto segno di spostare l’auto per entrare dal cancello, ho suonato anche il clacson, visto che pioveva. Sono stata insultata da questo turista polacco, che si è subito avvicinato in tono minaccioso. Ho dovuto chiamare anche la polizia. In tutta risposta, prima di andarsene, si è anche appoggiato con la sua auto alla mia, mi è proprio venuto addosso.
La strada è sempre una coda unica.
Dopo il periodo Covid c’è stata un’escalation. Viviamo qui da tanti anni e anche prima, il sabato e la domenica della bella stagione la situazione era difficile. O si usciva di casa la mattina presto per rientrare la sera o era meglio non muoversi. Adesso accade anche nei giorni feriali. Per arrivare dalla fine di via Torno al centro di Como ci può volere mezz’ora e anche un’ora al mattino. Stiamo pensando a malincuore di cambiare casa, perché la situazione è diventata invivibile.
Poi anche cantieri e incidenti.
Qualche giorno fa c’è stato lo smottamento nello scavo con un mezzo di cantiere che rischiava di cadere sulla strada, un paio di giorni prima l’incidente a un motociclista, che stava saltando la coda, la situazione ormai è fuori controllo. Se poi solo un camper si incrocia con un bus, è il caos totale. Anche i mezzi di soccorso hanno gravi difficoltà.
Potrebbe esserci una o più soluzioni al problema?
Si era pensato a un semaforo per la strettoia, ma oggi la coda è continua, parte da Torno unica e non servirebbe a nulla. Anche per i paesi del Lario, questo flusso di auto è davvero eccessivo. Da Blevio a Bellagio, le aree di sosta sono quelle che sono, si dovrebbe in qualche modo contingentare gli accessi. Poi si deve intervenire a Como, in piazza Matteotti. Il “tappo” si crea alla stazione dei bus. C’è un attraversamento pedonale continuo, anche di comitive, quel capolinea andrebbe trasferito.
7 Commenti
Anche questo lato del lago ha bisogno di soluzioni, che non sono solo della città. Però tempo fa si discuteva di riportare il capolinea degli autobus in piazza Matteotti pensando a chi va a piedi, ma anche quel passaggio pedonale è un delirio e ci sono anche la stazione nord e il lungo lago che contribuiscono…. la nord ferma a Borghi no, il capolinea autobus più distante no (si era pensato a suo tempo all’ippocastano, che è vicino a Borghi)… tutti vogliono le comodità, ma poi che si fa?
Siamo fottuti…questo è il turismo di massa che volevano. E siamo solo a maggio. Per quanto riguarda il turista Polacco se capitava all’entrata di casa mia lo scassavo a bastonate, questo è il risultato di essere stressato da tutti sti rompicoglioni in giro.
….o magari lui scassava te…
Occorrerebbe anche togliere la sosta auto ai residenti che viene concessa 3 mesi ad alternanza (per cui il residente ha il problema parcheggio x gli altri 9 mesi), non risolverebbe il traffico ma almeno opportunità quando si incrociano 2 pullman.
Vivo sulla Lariana verso Bellagio, la signora in via Torno ha tutta la mia.solidarieta. Forse è più piacevole la Napoleona in questi ultimi anni. Il tappo lungo lago va risolto. Ovviamente bloccare i turisti in auto sarebbe un sogno, ma impraticabile
È un problema quasi irrisolvibile al momento. Nessuno ha mai pensato a progetti alternativi. Non c’entra chi governa la città. Chi proporrebbe un cavalcavia bypass proporrebbe uno scempio ecologico. In via Torno c’è un mix di case abbandonate assieme a case di professionisti intoccabili. Qualsivoglia iniziativa sull’ allargamento della strada sarebbe una missione impossibile. D’ altronde la scelta del turismo senza se e senza ma, porta contemporaneamente vantaggi e opportunità per chi ha idee e ha un idea sul futuro turistico svantaggiando i residenti. Residenti stessi pronti a vendere a prezzi vantaggiosi case scomode, invivibili , senza parcheggio Fare demagogia sparare nel mucchio non è il miglior modo per fare informazione. Il mondo sta cambiando, ma nessuno si rende conto di questo. Difendere cultura, territorio.Ultima speranza. Fare scelte veloci e risolutive . Ma chi può fare questo? Chi ha pieni poteri. Dittatura di uno solo al comando? O democrazia in cui si parla di buoni principi, mentre il potere finanziario frai propri comodi? Via Torno è un esempio pratico di questo mondo contraddittorio.
Bisogna fare un tunnel stradale e uscire verso Lipomo bypassando via Torno, il traffico diretto sulla sponda del lago non entrerebbe a Como centro e anche in piazza Matteotti si risolverebbe il problema…ma i fondi PNRR sono andati! In tramezzina ci sanno fare oltre ad avere i Santi in paradiso.