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Como, lago rientrato da giorni ma al Tempio Voltiano i turisti devono sedersi in mezzo a tronchi e rifiuti

Lunedì passi dietro il Tempio Voltiano e vedi la più classica delle scene: quattro turisti americani che si stanno portando a casa il ricordo di un panino mangiato davanti al panorama del lago. Peccato che lo stiano facendo con i piedi – letteralmente – nella spazzatura lasciata dall’acqua dopo essersi ritirata, pochi giorni prima. E, da comasca, un po’ti vergogni ma pensi che ok, nel weekend c’è stato il Giro di Lombardia e c’è stato altro di cui occuparsi, ora puliranno anche qui.

Poi passi il giorno dopo ed è tutto ancora esattamente uguale, con rami, foglie, pezzi di polistirolo, plastica e persino un topo annegato e gonfio a invadere non solo la spiaggetta, ma anche il marciapiedi, fin sotto le panchine. E un po’ ti domandi cosa stiano aspettando a pulire, visto che il lago in piazza Cavour non è uscito se non dai tombini, rami e pattumiera lì non ce ne sono mai stati e altre emergenze non sembrano essercene. Ma non è il tuo lavoro quindi, fiduciosa, aspetti.

Torni giovedì sicura che dopo una settimana da quando il lago qui si è ritirato avranno finalmente pulito, ma sei come San Tommaso e a un’occhiata di controllo non rinunci. E in effetti qualcuno armato di ramazza è passato, ma solo per spostare detriti, pattumiera e il topo alle spalle delle panchine, a ridosso delle aiuole del Tempio.

Una cosa tipo “dove non poté arrivare il lago, ci pensò l’uomo”. Un lavoro che, da profani della raccolta dei rifiuti, ha comunque un non so che di insensato, a ben guardare, perché già che ci si prende la briga di spostare tutta quella roba, magari si poteva pensare anche di buttarla su un paio di furgoncini e via. Ma mica sei il manager di Aprica o l’assessore al Verde o all’Ambiente, no? Che ne vuoi sapere?

Passa il weekend, ma lunedì vai fiduciosa. Sono passati dieci giorni da quando il lago si è ritirato dal marciapiede dietro al Tempio, quattro da quando un addetto ha visto tutto quel disastro e ha pensato fosse opportuno quantomeno toglierlo da sotto le panchine, avranno risolto, no? No. Ancora turisti seduti in una discarica, ancora rami, polistirolo, bottiglie di plastica e pattumiera varia sul marciapiedi. Solo il topo morto è sparito ma probabilmente, almeno nel suo caso, ci avrà pensato qualche cornacchia a fare pulizia.

In mattinata poi sono state effettuate le operazioni di pulizia.

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9 Commenti

  1. Queste situazioni sono spesso il frutto delle privatizzazioni al ribasso dei servizi pubblici, nettezza urbana compresa.
    Spiace voler sembrare anziani rancorosi legati ad un’epoca che non esiste più, ma quando i netturbini con il carrello-bidone erano la regola (e l’educazione civica era qualcosa di più un nome composto) le strade erano in condizioni migliori.
    In questo caso il senso civico è solo di contorno (ma è pur vero il lago restituisce non solo tronchi e ramaglie, ma anche bottiglie, cartacce e altri regali dei civilissimi frequentatori), ma un servizio di nettezza completamente sotto controllo del Comune avrebbe – forse – agito prima… Magari mi sbaglio… Ma più privatizzi e deleghi, più controllo perdi. E non sempre risparmi.

  2. Autisti sottopagati che devono badare alla sicurezza , a malducati che con arroganza non vogliono pagare i biglietti,e sono parecchi, per non parlare del resto. Fatevi un giro in bus e prima di parlare collegate cervello.

  3. Il nostro sindaco si loda sullo per le cose che cerca di fare. Le sconfitte non esistono. Umiltà 0. Vicinanza alla popolazione 0. Stava benissimo all’opposizione dove poteva sbraitare e avere la meglio quando aveva realmente ragione.

  4. Questa mattina stavano pulendo, come al solito in modo minimale. Ma mi domando, esiste un qualcuno del azienda che passa a vedere la qualità del lavoro? E così da per tutto in città.

    1. A proprosito di città turistica….ci sono autisti che nè parlano, nè capiscono 3 parole in inglese, una mia amica ha dovuto fare da interprete per degli americani che chiedevano che altro autobus dovevano prendere una volta scesi dal nr 6.
      Turistica proprio.

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