Il limite di velocità in via Teresa Rimoldi (la parallela della Napoleona) e in via San Carpoforo si abbassa a 30 km/h. A far propendere il Comune di Como per il drastico provvedimento, la segnalazione giunta proprio dall’Istituto San Carpoforo con cui si denunciava “la pericolosità del traffico veicolare in Via Rimoldi” e si allegava “contestuale richiesta di intervento per l’apposizione di dissuasori o ostacoli o dispositivi preposti a ridurre la velocità al fine di tutelare l’incolumità dei propri allievi, bambini e ragazzi di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di età massima tredici anni”. All’istituto, per la precisione, vanno circa 300 alunni e la in via Rimoldi mancano anche marciapiedi sicuri.
L’amministrazione comunale ha dunque accolto la richiesta (pur senza ricorrere a dossi o altri dissuasori fissi) anche in virtù del fatto che in zona sono già presenti alcuni cartelli indicanti il limite di velocità di 30 km/h. Ora, però, con l’ordinanza ad hoc, il limite è esteso a tutta la via sia in via Rimoldi che in via San Carpoforo.
2 Commenti
E pensare che i più spericolati e indisciplinati sono proprio mamme e papà che al mattino portano i figli all’Istituto S. Carpoforo: tagliano la S sotto il ponte e te li trovi di fronte, praticamente in contromano: accelerano quasi a fa decollare i loro SUV e le loro GT per recuperare i ritardi, abbandonano le auto in curva e in doppia fila sotto il borgo per accompagnare i figli al cancello. E all’uscita da scuola le scene si ripetono.
Care Sorelle, una circolare ai genitori dei ragazzi, pare brutta?
Un dosso all’ingresso di una zona 30 ci starebbe: costringe a ridurre la velocità rendendo l’idea che entri in un’area dove va mantenuta ridotta.
Solo un cartello temo non sia sufficiente a cambiare le abitudini degli automobilisti.