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Como, lo sprint del capolavoro di Terragni come luogo del cuore Fai rallenta un po’: serve votare

Potrebbe anche non vincere, ma di sicuro quel capolavoro del razionalismo che l’asilo Sant’Elia di Como – non casualmente nato dal genio di Giuseppe Terragni – è da tempo nelle posizioni alte della classifica degli aspiranti luoghi del cuore Fai di tutta Italia. A oggi –  tenendo comunque presente che la possibilità di votare cliccando questo link resterà aperta fino ad aprile 2025 – la struttura è al 17esimo posto assoluto. Come si diceva, certamente un grande risultato calcolando la concorrenza nazionale, anche se, dopo un sprint iniziale particolarmente veloce, ora la posizione è sostanzialmente stabile da tempo. Dunque, serve ridare slancio per avanzare ancora.

E’ stato il Comune di Como a presentare al Fondo per l’Ambiente Italiano la candidatura dell’Asilo Sant’Elia come “Luogo del cuore FAI”. L’amministrazione in questo modo “intende procedere al pieno recupero dell’Asilo Sant’Elia, monumento unico nel suo genere progettato e realizzato da Giuseppe Terragni nel 1936-37, per restituire alla comunità uno dei principali siti razionalisti“.

Sottolineatura importante visto lo stato in cui versa la struttura da tempo in attesa di una rinascita: di fatto il gioiello di Terragni è inutilizzato da oltre 5 anni e tutt’ora non è chiaro quale possa essere il suo destino né quanto potrebbe costare un piano di recupero che ovviamente ne rispetti vincoli, pecualiarità e storia.

Per ora, sull’architettura del Terragni, gli assessorati alla Cultura e alle Opere Pubbliche hanno da tempo avviato una collaborazione con il Politecnico di Milano e la Soprintendenza per definire gli interventi di recupero e conservazione da mettere in atto.

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