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Como: “Questi due cani sono eroi, mi hanno letteralmente salvato la vita tra frana, rocce e fango”

Travolta dalla frana, ma salva grazie ai due cani che erano con lei. Questa è la storia che Marika R. riesce a raccontare solo ora, a distanza di un mese da quella mattina del 22 settembre scorso quando due frane sono cadute nella frazione di Camnago Volta anticipando il disastro che, di lì a poche ore, si sarebbe abbattuto su tutto il Comasco con tempeste, allagamenti e dissesti (qui tutti i racconti del maltempo che ha devastato Como e provincia in quei giorni).

“Era piovuto tutta la notte, ma sembrava solo un forte temporale come tanti e al mattino aveva smesso, quindi ne avevo approfittato per portare fuori il mio cane Zoe, una husky, e Jack, il labrador chocolate di un amico – racconta Marika – abbiamo percorso, come facciamo sempre, la Passeggiata del tram (la “Passeggiata Voltiana” che collega Camnago a Solzago, Ndr) e stavamo tornando verso casa quando Zoe, all’improvviso, si è fermata alzando le orecchie e guardando in alto verso la collina. Ho alzato lo sguardo anch’io pensando avesse visto un animale selvatico, ma non c’era niente e ho ripreso a camminare ma lei ha improvvisamente strattonato il guinzaglio tirandomi indietro di qualche passo”.

E proprio in quel momento, dalla collina sopra di lei si è staccata una frana di fango, sassi e alberi che si è abbattuta sul sentiero su cui si trovavano Marika e i cani, travolgendo tutto, compreso il parapetto, e proseguendo la sua corsa fino alle case sottostanti.

“Grazie a quello strattone di Zoe mi sono ritrovata incolume esattamente nello spazio tra due tronchi caduti, con un grosso masso che mi ha appena sfiorata ed è caduto a pochi centimetri da me – ricorda ancora scossa – ero immersa in un metro di fango che mi bloccava le gambe e mi tirava verso il basso, accanto a me la strada era franata e Zoe, che era legata a un guinzaglio lungo, era dall’altra parte del tronco spaventata”.

Con lei, però, per fortuna c’era Jack. “In preda al panico ho provato a spezzare i rami per liberarmi ma non ci sono riuscita, il telefono era coperto di fango e non potevo chiamare aiuto e vedevo Jack immerso nel fango da cui usciva solo con la testa – continua Marika – in quel momento l’unica cosa che sono riuscita a fare è incitarlo a liberarsi da solo, perché io non riuscivo ad aiutarlo e lui, con tutte le forze che aveva, è riuscito a uscire dal fango e si è lanciato tra i rami dell’albero caduto davanti a noi aprendo un passaggio anche per me. A quel punto anche Zoe, saltando sul masso che era caduto vicino a noi, ci ha raggiunti e ci siamo liberati”.

Incolumi, ma spaventati e ricoperti di fango, Marika e i due cani sono scappati verso casa nel timore che cadessero nuove frane e, dopo tanto spavento e un bell’osso in premio per Zoe e Jack Marika ora ha voluto ringraziare pubblicamente i due eroi, è proprio il caso di dirlo, che l’hanno salvata: “Per giorni non sono riuscita a realizzare cosa fosse davvero successo e cosa avevano fatto i cani, ero letteralmente sotto shock – ricorda – poi sono voluta tornare in quel punto per vedere con i miei occhi cosa era successo su quella che, per me e tanti che vivono qui, è una tranquilla passeggiata sotto casa. C’erano i pompieri che tagliavano i tronchi per liberare il sentiero e ho visto tutto quel fango, il punto da cui si era staccata la roccia e ho capito che, se Zoe non avesse avvertito la frana prima ancora di vederla e non mi avesse tirato indietro, e se Jack non avesse avuto il coraggio e la forza di tirarmi fuori, sarebbe davvero potuta finire male e non posso che dirgli davvero grazie per quello che hanno fatto”.

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