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Como, Rapinese trasforma la festa della Polizia locale nel ring contro Gaddi. Arriva la replica, scontro totale

Una giornata di celebrazione e di riflessione per la Polizia Locale di Como, che oggi ha festeggiato il 156° anniversario della sua fondazione. Una storia lunga, oltre un secolo e mezzo di dedizione quotidiana e impegno costante per garantire sicurezza, ordine e legalità nella vita cittadina. Alla cerimonia ufficiale, svoltasi dietro al Duomo, hanno preso parte le autorità civili e militari, tra cui il sindaco Alessandro Rapinese e il comandante del corpo, Vincenzo Aiello, che hanno voluto esprimere pubblicamente il proprio ringraziamento agli agenti.

Rapinese: “Massimo rispetto per chi onora la cittadinanza”

Rapinese ha ricordato come il lavoro della Polizia Locale sia un onere che dura 24 ore al giorno, un compito silenzioso ma fondamentale per il benessere e la qualità della vita della comunità. Ma in realtà il cuore del discorso è sembrato un attacco pesantissimo sia ai cittadini che contestano, sia al consigliere regionale di Forza Italia Sergio Gaddi: “La Polizia Locale gioca un ruolo essenziale nella nostra quotidianità, essendo il baluardo della nostra comunità, anche se troppo spesso diventa oggetto di grossolani, volgari e inqualificabili attacchi da parte di cittadini e, ancor più biasimevole, da rappresentanti delle istituzioni. Attacchi nelle quasi di totalità dovuti a becere motivazioni e biasimevoli reazioni a giuste sanzioni o al voler ledere l’onorabilità del governo cittadino colpendo il Corpo dell’ente maggiormente esposto e a contatto con la cittadinanza”

“Non è questa la sede per capire che cosa passi per la testa di un cittadino dopo aver avuto un atteggiamento anti civile, degno di sanzione reagisca scagliandosi contro chi giustamente la sanzione, senza omissioni di servizio, ha erogato – ha proseguito il sindaco – E men che meno è il momento di qualificare ingiustificabili rappresentanti delle istituzioni. Ma sicuramente questa è la sede dove è giunto il momento di mettere un punto fermo che interrompa immediatamente e per sempre il malcostume di chi getta infamia su chi passa la propria vita professionale cercando di rendere massimo prestigio e onore al nostro comune. Massimo rispetto per la Polizia Locale di Como”.

La replica di Sergio Gaddi

Parole, quelle del primo cittadino, che – come sembrato a moltissimi – hanno evocato anche il consigliere regionale seduto in prima fila Sergio Gaddi, anche recentemente all’attacco sul tema delle multe (e in particolare, pochissimi giorni fa, sulla sanzione alla sua moto posteggiata, solitaria ma in divieto di sosta, in piazza Cacciatori delle Alpi).

“Io uso l’ironia e il sarcasmo, che sono modalità retoriche forti ma ben diverse dalle offese che invece qualificano le costanti espressioni del sindaco, che oggi ipocritamente si lamenta – ha replicato Gaddi al termine della celebrazione – Lui, mandante politico, vada a risentire i suoi interventi pubblici e istituzionali e poi ne riparliamo”.

“In ogni caso – ha aggiunto Gaddi – da primo contribuente dei vigili di Como per quantità di multe pagate attiro l’attenzione su un problema reale, che è quello della priorità delle scelte politiche imposte da questa amministrazione. Non credo che l’ossessione per la sosta di moto e motorini sia la prima emergenza della città, considerando che una moto in più è una macchina in meno, quindi il traffico ne beneficia. E comunque, tutte le persone intelligenti hanno capito che la mia era una battuta, strano che lui non l’abbia colta”.

Aiello: “Un patto d’onore iniziato 156 anni fa”

Il comandante della P0lizia Locale, Vincenzo Aiello ha tracciato un bilancio dell’anno trascorso, sottolineando luci e ombre dell’attività svolta. “Il nostro operato si basa su un sereno convincimento: stiamo facendo il nostro dovere. Certo, il tasto dolente rimane l’organico, ridotto di un terzo rispetto al necessario. Ma grazie al supporto delle istituzioni e al lavoro del Consiglio comunale, che ha sostenuto ogni delibera proposta dal comando senza opposizioni, siamo riusciti a invertire la rotta, con quattro nuove unità già in servizio”.

Aiello ha voluto anche sottolineare l’importanza dei rapporti istituzionali: “Fra i tanti privilegi di chi guida il comando c’è quello di poter contare su una macchina amministrativa che funziona, fatta di rapporti sinceri e solidi”.

Il comandante non ha nascosto le difficoltà che il corpo si trova a fronteggiare quotidianamente, in un clima spesso ostile: “Oggi dobbiamo fare i conti con quello che chiamo ‘vittimismo chic’, con chi si sente oppresso e si indigna, mettendo in discussione la professionalità e l’onorabilità della Polizia Locale. È più facile diffondere insulti e fake news che costruire soluzioni vere. Si tratta di un vero e proprio bias cognitivo, in cui individui poco competenti alimentano giudizi affrettati e minano la fiducia reciproca tra cittadini e istituzioni”.

I numeri dell’attività

Nel corso dell’ultimo anno gli agenti hanno ricevuto più di 26 mila chiamate alla centrale operativa e hanno effettuato circa 30 mila interventi, con 529 posti di controllo ordinari e 1182 rimozioni. Nel 2024 ci sono stati 588 incidenti stradali, coinvolgendo 1524 persone, 376 delle quali hanno riportato ferite di varia gravità. In generale la strada che ha riportato più incidenti è la Via Varesina (41) e i veicoli maggiormente coinvolti sono le autovetture (763). Particolare attenzione è stata dedicata alla tutela dell’ambiente: grazie anche ai sistemi mobili di videosorveglianza sono stati fatti 819 controlli ambientali e di edilizia. “Degno di nota – ha continuato il comandante – è stato il lavoro che il corpo continua a fare in occasione delle partite di calcio e nelle attività di scorta durante eventi e manifestazioni pubbliche. La nostra presenza è costante, discreta ma fondamentale“.

Un impegno che continua anche con i nuovi ufficiali di prima nomina, ai quali il comandante ha dato il benvenuto ufficiale: “Il nostro è un patto d’onore iniziato 156 anni fa e che continua oggi, con dedizione e spirito di sacrificio, fino all’estremo sacrificio. A tutti coloro che hanno servito e servono Como con coraggio, va il nostro omaggio”.

“Fra la gente, con la gente e per la gente”: questo il motto che sintetizza il lavoro della Polizia Locale, che guarda al futuro con determinazione e con la consapevolezza del proprio ruolo fondamentale al servizio della città.

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