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Como, Rapinese: “Viale Geno Ztl o pedonale con navette”. Poi l’attacco alla Giunta Lucini

Viale Geno nella Ztl o addirittura pedonale: la decisione del Comune di Como è sostanzialmente già presa. Quando diventerà realtà, però, è ancora da stabilire (ieri sera, ospite di Etg+, il sindaco Alessandro Rapinese ha sottolineato più volte che “non sto dando date, non l’ho promesso per la prossima estate, queste cose vanno fatto bene e si costruiscono lentamente”). Come si diceva, però, l’intenzione politica è assolutamente dichiarata.

“Viale Geno nella Ztl o forse addirittura pedonale lo stiamo valutando un giorno sì e un giorno no – ha detto il sindaco – Naturalmente, è una cosa da fare con tutte le tecnologie che possono essere usate senza danneggiare residenti e attività, magari in funzione dei momenti di picco. D’altronde, viale Geno in alcune situazioni è estremamente pericoloso, certe scene (di traffico, ndr) che vediamo in alcuni momenti estivi sono assolutamente biasimevoli e quando si incrociano due macchine se qualcuno avesse un malore, da lì non lo tiro più fuori”.

Una delle ipotesi valutate è quello di navette ad hoc, in connessione con il futuro maxi parcheggio in Ticosa: “Le cose sono connesse – ha detto il primo cittadino – Le navette di sicuro non possono partire già dalla zona di Sant’Agostino, dove peraltro spazio per altri parcheggi proprio non ce ne sono”.

Non è mancata anche una stoccata alla Giunta Lucini, che operò una restyling delle aiuole lungo il viale in alcuni casi con piccoli allargamenti: “Nelle passate amministrazione ci sono stati dei sono geni che hanno ristretto addirittura la carreggiata per dare un centimetro in più al giardino o forse per fare un dispetto alle auto. Ma grazie a Dio quella gente non governa più”.

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15 Commenti

  1. In un’altra città turistica europea, il lungolago di Villa Geno sarebbe esclusivamente pedonale da decenni. Meglio tardi che mai, dunque, ma mi sembra necessario anche intervenire urgentemente e in modo definitivo pure sulla ztl del centro storico, che negli ultimi anni è stata trasformata in un colabrodo.

  2. È mia personale convinzione che siano sempre esistiti sostenitori “scettici” di attitudini velleitarie o estremiste . Ancora oggi capita di osservare una demagogica esaltazione delle aspettative di questa o quella categoria, poco o per nulla supportate da progetti effettivi e possibilità di realizzazione. Talvolta, così facile appare galvanizzare gli scettici tanto da proporre alcuni interventi contemporaneamente ad altri rispetto a questi del tutto contrastanti, laddove la dignità delle parole e dei ruoli perde sempre più significato (cfr. pedonalizzazioni insieme a maxi-parcheggi in centro insieme a navette). Dopo tutto, per molti che non hanno più fiducia nel miglioramento e nello sviluppo – gli scettici appunto – conta più una bella polemica infondata o un guazzabuglio di annunci espressi come conigli estratti dal cappello piuttosto della coerenza individuale, dell’etica della competenza, delle verifiche di reale efficacia coronate da realizzazioni durature. La forma al posto della sostanza; gli effetti speciali della comunicazione invece dell’operosità competente e produttiva; la saccenza anziché l’ascolto disponibile a sostegno delle relazioni proficue.
    Lieto di averle motivato con maggiore chiarezza la mia definizione.

  3. Viale Geno ZTL? Ottimo, ma prima mettiamo a posto il colabrodo della ZTL esistente (che non è PIÙ, da Landriscina in poi, una ZTL seria). Invece che prendersela con chi ha terminato il proprio mandato da sei/sette anni, il Sindaco farebbe bene a parlare meno e lavorare di più (l’inaugurazione di pacchetti altrui non è lavoro, è campagna elettorale fuori tempo)

  4. Via le auto e le moto da viale Geno? Mai troppo presto.
    Sarebbe una bellissima passeggiata specialmente nei pomeriggi invernali quando è illuminata dal sole, ma le auto sono una maledizione che fa scappare la voglia di andarci.

  5. Già….il tempo dei proclami e delle promesse a colpi di 3/6 mesi è terminato, lo Sceriffo è sul suo trono (il suo giocattolo) e adesso governare è ben diverso rispetto a sparare caxxate.
    Adesso deve fare molta attenzione a cosa dice, perchè i problemi sono ben più complessi rispetto alle sue capacità e, avendo fatto il vuoto all’interno dell’amministrazione, non c’è nessuno in grado di mandare avanti la baracca.
    Ecco quindi che, di Muggiò non se ne parla più, di Via del Dos men che meno, della Sinigallia si continua a spostare le date di consegna, delle scuole…a le scuole altro problema enorme!!!
    Mezza città (beni del patrimonio) sono senza CPI, ma lui si fa fotografare mente inaugura un parchetto pagato da terzi e dove lo Sceriffo non ha fatto nulla fuorché prendersi i meriti!!
    In ultimo, a brevo sapremo della commissione d’inchiesta che ha messo su per capire chi ha commesso l’errore (orrore) nella composizione della scritta del logo di Città di Como, visto che come al solito ha già detto che non è sua la responsabilità ma degli uffici!!!!

  6. Anche il lungolago sia pedonale dal capolinea FNM ai giardini Tempio voltiano. Basta invertire il senso del “GIRONE” della “Como vince il traffico”.

  7. Dopo un po’, un po’ tanto a dire il vero, ha capito perfino Rapinese Sindaco: “non sto dando date, non l’ho promesso per la prossima estate, queste cose vanno fatte bene e si costruiscono lentamente”. Sulle idee di Rapinese Sindaco ci sarebbe da discutere ma, come dicono in molti, lasciamolo lavorare. Quello su cui c’è molto da discutere e lo si farà fino alla fine del suo mandato, sono le millantate promesse di Rapinese Candidato smentite da Rapinese Sindaco: via del Doss, la piscina di Muggiò, ecc. Quindi fa bene Rapinese Sindaco a mettere le mani avanti, ormai è chiaro anche a Lui che tra quello che dice e quello che fa le differenze sono abissali… A proposito ma se si vuole fare la ZTL in viale Geno, ottima idea anche senza navette, perché si deve allargare la carreggiata ridotta da quel discolo di Lucini? Mah……

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