Qualche giorno fa il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, ha annunciato l’avvio dei lavori di rimozione del porfido e successiva asfaltatura nella zona tra San Bartolomeo e l’inizio di via Milano Bassa (la piccola area intorno all’aiuola), con partenza del cantiere il 7 luglio prossimo. Successivamente era arrivato l’appello al rinvio del cantiere di trenta giorni per non penalizzare i saldi.
Ma tornando ai lavori ecco che riceviamo una mail di Luigi Ciullo ex consigliere comunale dal 1994 al 20o2 tra i banchi dell’opposizione alle giunte di centrodestra guidate dallo scomparso sindaco Alberto Botta. Due i temi principali l’invito a mantenere il porfido in una strada storica della città e poi la proposta (già fatta nel 1994) di estendere la Ztl quantomeno a una parte di via Milano. Ecco quanto scrive:
Spett.le Redazione di ComoZero,
in relazione a quanto da Voi reso noto circa l’intenzione del Comune di Como di rimuovere radicalmente il rivestimento in porfido in via Milano, esprimo il seguente contributo alla discussione.
Come ricorderete, mi esprimo in qualità di ex consigliere comunale nonché portavoce della petizione che nel 1994 chiese per la prima volta l’estensione della ZTL in tutto l’asse stradale.
La rimozione del rivestimento in porfido dall’incrocio di San Bartolomeo a Porta Torre nell’intera via Milano è a mio avviso sbagliata per le seguenti ragioni:
1 – Via Milano è una strada storica di importanza rilevante nel quadro culturale e ambientale della convalle comasca. Come tale, il suo destino dovrebbe essere quello della sua quanto meno parziale pedonalizzazione;
2 – Il porfido e gli altri materiali lapidei sono attualmente utilizzati per pavimentare strade e piazze in contesti storici in cui si cerca di valorizzare l’aspetto originale. Sostituire il porfido con l’asfalto è un errore qualora si intenda creare spazi pubblici accoglienti e duraturi, anziché degradati dai danni e dai conseguenti rattoppi dei rivestimenti di peggior qualità;
3- L’interesse crescente verso materiali sostenibili, eleganti e a basso impatto ambientale ha portato porfido e materiali lapidei a diventare scelte assai attuali ed attraenti per esplorare, preservare o ricreare l’aspetto originale dei luoghi, fonte questi ultimi di vitale interesse turistico ed economico;
4 – Una delle caratteristiche del porfido è la sua eccezionale resistenza a fronte dell’usura del tempo e delle intemperie. Caratteristiche che lo rendono ideale per pavimentazioni esterne soggette a traffico intenso e condizioni ambientali avverse. Esso necessita di minori manutenzioni e restauri rispetto all’asfalto di cui ben conosciamo la visibile precarietà nelle strade urbane ad alta percorrenza;
5 – Le caratteristiche cromatiche dei materiali lapidei donano alle architetture circostanti un aspetto unico, con una versatilità estetica che consente l’integrazione di edifici storici e moderni nel conferire valore e carattere al paesaggio urbano;
6 – L’annuncio della rimozione del porfido nel “Burg Drizz” da parte del Sindaco Rapinese ribadisce la scarsa sensibilità verso il bello di Como fuori dalle mura, la rinuncia agli utili progetti di estensione della ZTL, la sua visione omologante e con scarsa prospettiva di incremento dell’offerta ambientale e culturale della convalle comasca.
Ribelliamoci al grigiore di un’Amministrazione capace solo di promuovere case vacanze e relativo caro-vita, servizi costosi, carenti e di scarsa qualità.
Luigi CIULLO, contribuente ed ex amministratore in Como