L’Istat ha reso noti i dati territoriali dell’inflazione di febbraio, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti.
In testa alla graduatoria Bolzano, dove l’inflazione tendenziale pari a +2,6%, pur essendo “solo” la terza più alta d’Italia dopo Siracusa (+2,8%) e Rimini (+2,7%), si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua, equivalente a 753 euro per una famiglia media.
In questa particolare classifica, Como si piazza al 18esimo posto con un incremento di 475 euro medi per famiglia ben oltre la la media nazionale, che si attesta a 376 euro per famiglia (+1,6%), e alla media regionale di 353 euro. Varese si colloca al 47° posto della classifica nazionale, con un’inflazione annua dell’1,3% e un rincaro per famiglia media pari a 363 euro.
Tra le altre città lombarde Bergamo (+559 euro, 10° posto) e Milano (+343 euro, 52° posto)e.
Sull’altro fronte della classifica, la città più virtuosa d’Italia è Lodi, dove l’inflazione è la più bassa del Paese (+0,8%), con un incremento annuo di spesa di 210 euro. Seguono Caserta (+1%, +214 euro) e Catanzaro (+1,3%, +230 euro).