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Como, scontro Conservatorio-Carducci. Forgione: “Patetico usare i ragazzi”. Veronelli: “Non siamo i benvenuti”

Il concerto a sorpresa, o quasi, dei ragazzi del Conservatorio fuori dall’Associazione Carducci, per esprimere in note il loro disagio nel non poter accedere agli spazi a loro assegnati all’interno della struttura di viale Cavallotti, ha scatenato un diluvio di reazioni.

Il primo a intervenire è stato il sindaco di Como Alessandro Rapinese che, come scrivevamo qui, è tornato ancora una volta a sottolineare come nello scontro con l’associazione diretta da Maria Cristina Forgione, sia arrivato il momento di liberare l’immobile. “Non mi darò pace fino a quando questi ragazzi non avranno ciò che loro spetta e che il Comune di Como ha loro concesso”, le parole del primo cittadino.

Ma le reazioni sono state tante e hanno coinvolto l’intera società comasca. E c’è chi ha innanzitutto considerato di cattivo gusto coinvolgere in questa diatriba gli ignari ragazzi. “Utilizzati per fare aperta polemica. E quand’anche fossero stati loro a volerlo, era compito degli adulti convincerli a non farlo. Così come compito di tutti gli adulti preposti sarebbe stato quello di evitare il perdurare di questa ridicola telenovela”, ha scritto su Facebook l’ex consigliere comunale e già presidente di Como Calor Andrea Bernasconi invitando il presidente del Conservatorio Anna Veronelli a trovare una mediazione con Maria Cristina Forgione.

Intervento che è stato subito commentato da Anna Veronelli (cercata più volte, senza esito ndr) che ha ribadito come si tratti in effetti di una telenovela dove però a subirne le conseguenze sono i ragazzi. E all’invito giunto da più parti a cercare un confronto con l’Associazione Carducci è chiara “ci siamo incontrati già un anno fa. Non una ma due volte. Non è cambiato niente. Abbiamo scritto, come è giusto che sia, perché parlano gli atti. Del resto per iscritto ci è arrivata la diffida mai ritirata. Non solo non siamo benvenuti ma siamo diffidati dall’entrare, in uno spazio che il comune ci ha assegnato e per il quale da ottobre 2023 paghiamo anche l’assicurazione”.

La stessa Maria Cristina Forgione ha voluto commentare sottolineando come “pur di non dialogare mandano gli studenti. Trovo ciò patetico. È giusto che questi studenti chiedano spiegazioni a Sindaco e conservatorio. Non a chi ha sempre dato responsabilmente risposte e che l’unica giustificazione del mancato dialogo è sostanzialmente è occuparsi della esistenza dell’Associazione…….Il sindaco si nasconde dietro i ragazzi”.

 

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