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Via Balestra, scatta la raccolta firme per salvare Bocciofila e Associazioni d’Arma. In campo anche i sindacati. Venerdì l’Open Day

Ha portato frutti l’incontro di oggi in via Balestra. Come noto la Bocciofila dei Combattenti e le Associazioni d’Arma, sfrattate dal Comune in vista della realizzazione della mostra permanente delle monete d’oro di Como, nella ex chiesa delle Orfanelle, avevano in programma questo pomeriggio un summit per stabilire i prossimi passi nella battaglia per la salvezza. Tutti i sodalizi hanno detto chiaramente di non aver intenzione di andarsene nonostante le lettere di Palazzo Cernezzi (per gli approfondimenti: ecco tutto quello che è successo).

Presenti al vertice Renato Fumagalli, vicepresidente della Bocciofila, Alessandro Pedrali, presidente di Unuci (Unione nazionale ufficiali in congedo) e di Assoarma (Comitato Comasco delle Associazioni d’Arma), delegati di Cgil, Cisl e Uil, oltre ai consiglieri di minoranza a Palazzo Cernezzi Barbara Minghetti (consigliere di Svolta Civica), Patrizia Lissi (Capogruppo Dem), Stefano Legnani (consigliere Dem) e alcuni esponenti di associazioni del Terzo Settore. Come noto è in programma per venerdì 22 settembre (qui i dettagli) dalle 10 alle 19 un Open Day alla Bocciofila cui tutti i sono stati invitati comaschi. Ebbene, in quella sede, sarà lanciata una raccolta firme per dire no ai due sfratti. “E’ una reazione ai diktat del sindaco Rapinese – spiega Pedrali – che, per esempio, il giorno dell’incontro con il prefetto (presenti solo le associazioni D’Arma: qui il racconto, Ndr) ci ha detto che avremmo avuto 15 giorni per decidere se accettare la nuova sede proposta oppure di spostarci e stop. Diktat, appunto”.

“Il giorno dell’Open Day – conclude Pedrali – spiegheremo ancora una volta ai cittadini quanto sta accadendo e faremo partire ufficialmente la raccolta firme”.

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