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Como, si schianta contro un muro con l’auto appena rubata: dice di essere minorenne ma il test lo inchioda

La Polizia di Stato di Como, nella serata di lunedì, ha denunciato in stato di libertà per ricettazione, un tunisino, irregolare e senza fissa dimora, con vari precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, dichiaratosi 17enne, ma successivamente agli accertamenti auxologici, risultato essere maggiorenne.

Verso le 22.30 di lunedì sera, una volante è stata indirizzata in via Bixio a Como, in ausilio ad una pattuglia della Polizia Locale di Como, intervenuti su un incidente stradale e dove un’autovettura si era schiantata contro un muro in maniera del tutto autonoma.

I poliziotti, una volta giunti sul posto hanno riassunto tramite in collaborazione con gli agenti della Locale, che alla conduzione e a bordo dell’auto vi era soltanto il tunisino, che nell’incidente era comunque rimasto illeso, il quale però non dava alcuna giustificazione sul possesso del mezzo, infatti da immediati accertamenti, l’autovettura, una Golf, risultava essere intestata ad un comasco residente a Ponte Chiasso.

Interpellato il proprietario, lo stesso riferiva di aver lasciato parcheggiata l’auto sotto la sua abitazione e che comunque, alla luce dei fatti occorsi, evidentemente gli era stata rubata, indicando volontà di sporgere denuncia.

Mentre la Polizia Locale si occupava dell’aspetto viabilistico, del sinistro e delle sanzioni riguardanti la guida senza patente e in stato di alterazione psicofisica, i poliziotti della volante portavano in Questura il tunisino, dove dalle risultanze di archivio, dalle quali risultava essere maggiorenne, emergevano i suoi precedenti di polizia e il suo essere irregolare sul territorio dello Stato.

Raccolta la denuncia di furto dell’auto, il tunisino, che privo di documenti in fase di identificazione si era dichiarato minorenne è stato sottoposto a visita auxologica in ospedale, visita dalla quale è emerso avere un’età compatibile con un 19enne.

Alla luce delle risultanze è stato così denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Como per ricettazione e successivamente affidato agli agenti dell’Ufficio Immigrazione, che stileranno una corposa e dettagliata relazione tecnica affinché a suo carico venga emesso un idoneo provvedimento amministrativo.

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