Il tema era emerso già nella scorsa campagna elettorale, sollevato da più di uno schieramento. Ora è realtà: il Comune di Como si è dotato di una piattaforma informatica ad hoc per il cosiddetto “whistleblowing”, la possibile di segnalare in forma tutelata eventuali casi di malaffare. Si tratta di un software – fornito da un’azienda specializzata del Torinese – che permetterà a i dipendenti di Palazzo Cernezzi di segnalare eventuali casi di possibile corruzione relativi a colleghi.
La spesa per l’amministrazione è piuttosto modica – 1.280 euro più Iva – è il sistema è certificato per garantire l’assoluta tutela della riservatezza del segnalante e del fascicolo nel suo complesso, che potrà anche essere segnalato dal “whistleblower” nel suo iter. Il tutto, peraltro, sulla base delle linee guida indicate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione sulla base delle leggi vigenti in materia.