Il Demanio ci riprova, chissà, magari sperando che qualche investitore coraggioso veda in quel pezzo di storia di Como un condominio di lusso, un hotel o chissà, magari persino un ristorante dal fascino indiscutibile (benché un po’ sinistro). Cinque e tre anni fa, con prezzi di base fissati rispettivamente a 1,6 e 1,3 milioni di euro, i tentativi di vendita erano andati deserti.

Ma ora l’ex carcere di San Donnino, in via Giovio, nel cuore della città murata, torna all’asta per la “modica” cifra di un milione di euro. L’immobile che viene giustamente definito “di interesse artistico, storico e archeologico”, risale al XIX secolo e tutt’ora, benché dopo anni e anni di totale abbandono, mantiene le caratteristiche tipiche di una casa di detenzione d’epoca.

Composto da due fabbricati pressoché cubici di tre e quattro piani, collegati da un’ala di minore profondità a tre piani, ha anche un portico al piano terra con logge superiori ad archi ribassati. E’ ancora inconfondibile la funzione antica del carcere, con la sequenza regolare delle celle, peraltro coperte spesso da strutture a volte, in alcuni casi con tracce di vecche pitture.

Complessivamente, si parla di una superficie lorda di 2.555 metri quadrati e naturalmente sull’immobile insistono alcuni vincoli. L’apertura delle offerte è fissata per il 15 giugno 2021 alle ore 10 alla sede della direzione regionale lombarda dell’Agenzia del Demanio. Il prezzo base, come detto, è di un milione e 45mila euro, con cauzione del 10%.