Dal 12 ottobre prossimo al 17 novembre, a Como torna “StreetScape”, il progetto pubblico di Street Art e Urban Art che “invade” piazze e cortili del centro con sculture e installazione di artisti contemporanei e che quest’anno sarà una celebrazione dei 50 anni di Campo Urbano.
L’allestimento complessivo è in corso ma un primo corposissimo segnale dell’imminente inizio dell’evento è già ben visibile nel cuore del capoluogo: Piazza Duomo.
Qui infatti è arrivata la grande scultura di Christian Balzano intitolata “Non è vero, ma ci credo”.
L’opera – che ha già attirato piccole frotte di curiosi e improvvisati fotografi – raffigura un toro sdraiato sul dorso quasi a invitare gli spettatori a compiere l’antico gesto scaramantico di toccare gli attributi della bestia contro la mala sorte.
IN RICORDO DI CAMPO URBANO
In ricordo dei 50 anni di questo storico evento, StreetScape8, in collaborazione con il Comune di Como e la Galleria Ca’ di Fra’ di Milano, presenterà nello spazio Campo Quadro della Pinacoteca Civica, un’opera inedita e appositamente realizzata da uno dei protagonisti di Campo Urbano, Ugo La Pietra.
L’installazione è composta da due fotomontaggi che mettono a confronto l’intervento dell’artista sull’isola pedonale di Como in occasione della mostra del 1969 con una sua analisi dell’isola pedonale di via Paolo Sarpi a Milano, utilizzata oggi per il carico e scarico delle merci del mercato all’ingrosso. Il confronto è presentato anche con opere che alludono all’abitare urbano dal titolo “Abitare è essere ovunque a casa propria”.
L’opera sarà visibile nello spazio di Campo Quadro dal 21 settembre fino al 17 novembre.
ARTISTI
Già detto delle opere di Gianni Pettena e di Christian Balzano per piazza Duomo, Francesco Garbelli esporrà a Como quattro interventi di Public Art che ridefiniscono il tema della segnaletica civile e stradale. Presso i Bagni pubblici della Stazione di Como Lago inserisce un cartello che, a partire dalla tradizionale distinzione di genere uomo/donna riflette sui nuovi e labili confini dell’identità sessuale.
In Piazza Volta appone su una cabina telefonica un cartello che invita a considerare l’obsolescenza programmata dei telefonini e, indirettamente, della razza umana che ne fa uso. In Piazza Medaglie d’Oro, è ancora un cartello stradale che ricorda all’umanità come i cambiamenti climatici possano provocare l’esplosione del pianeta da qui a 12 anni, mentre nel segnale stradale “Operazione Zebra” il disegno grafico delle strisce pedonali viene riportato in scala tridimensionale su una transenna per i lavori in corso.
Il Cortile del Comune di Como ospiterà l’opera Plinio di Enrico Pantani, un prototipo in legno, semplice e stilizzato, di un cavallo, presentato per la prima volta in occasione della mostra “Foreste” presso la sede di Patrizia Pepe, nel gennaio 2018.
Concluderà il percorso l’opera in acciaio corten Il merlo ha perso il becco o anche Digiunare sull’erba di Icio Borghi presso il Chiostrino Artificio. Un merlo antropomorfizzato, di grandezza umana, sta seduto un po’ defilato, in un cortile di una città. L’opera è frutto di un iniziale divertissement su carta dell’autore che ha disegnato un merlo immobile, basito per la scomparsa del suo becco. Nella scultura infatti al posto del becco c’è un triangolo vuoto.
10 Commenti
A me non piace. L’arte dovrebbe esser progresso, evoluzione e bellezza. E un animale caduto da “calpestare” come antica e rozza tradizione non rappresenta nulla di bello. Per la fortuna sarebbe stato meglio un quadrifoglio o qualsiasi altro simbolo che non prevede la sconfitta dell uomo e il predomnio dell’uomo su di esso.
Ecco… magari non in Piazza del Duomo.
a me piace e spero sia possibile collocarlo stabilmente in città
a me invece piace e sarebbe bello potesse rimanere a Como in uno spazio pubblico
Se questa è arte … io non apprezzo,però ognuno è libero di pensare come vuole.
Credo sia meglio fare gesti concreti e,se proprio vogliamo insistere,celebriamo Leonardo Da Vinci …
Bah non è mi piace chissa quanto. se questa è arte…
I cambiamenti climatici provocheranno l’ESPLOSIONE (l’esplosione?) del pianeta fra 12 anni?! Ma vivete in uno di quei film apocalittici di serie c o ci credete veramente?
Va bene che la paura e l’ignoranza vendono, ma diamine datevi un contegno.
Questo toro è opera di un sensibile artista italiano che ha realizzato già cinque anni fa l’altro, non identico, che è uno dei vanti della città di New York
Siamo stati fortunati, in confronto a quell’obrobrio che hanno messo in bella mostra in piazza Garibaldi a Cantù,questo è un capolavoro….
non ci posso credere!
invidia per il toro in Galleria a Milano?
Io preferisco pensare che sia una supplica affinché vengano abolite le corride,mi unisco alla richiesta!