La stagione turistica, a partire da luglio, ha portato un “aumento esponenziale delle denunce per furti, borseggi, rapine e addirittura per una violenza sessuale che hanno come vittima principalmente i turisti che sempre più numerosi visitano e soggiornano nella città di Como e nelle principali località del Lago”. Si apre così l’interrogazione con risposta presentata dall’onorevole comasco di Forza Italia Paolo Emilio Russo, preoccupato anche per l’effetto deleterio per l’immagine “di una città e di un territorio ormai apprezzato in tutto il mondo dove si segnalano sempre più presenze”, si legge. Da qui la richiesta al Ministro dell’Interno per sapere quali misure “intenda adottare per rafforzare, nei mesi caratterizzati da un maggiore afflusso turistico, i dispositivi di sicurezza nella città di Como”.
E da parte del Ministero dell’Interno, con il sottosegretario comasco Nicola Molteni (Lega), è stato spiegato come siano stati incrementati i servizi di controllo del territorio “da parte della Questura insieme al Reparto prevenzione crimine Lombardia, specialmente in zone sensibili e colpite da fenomeni di criminalità comune come quelli contro la persona e il patrimonio e contro il traffico di sostanze stupefacenti. Eseguendo servizi nei pressi di fast food, luoghi attrattivi per minorenni e neo maggiorenni. Luoghi dove emerge il disagio giovanile come l’abuso di alcol e il fenomeno delle baby gang”. Ulteriori servizi poi sono “stati predisposti durante la movida comasca nei fine settimana”, comunica Molteni.
E sempre in tema di contrasto alla vendita di sostanze stupefacenti viene evidenziato come – da aprile a giugno – nel Parco Pineta, a cavallo delle province di Como e Varese siano stati smantellati dai Carabinieri 59 bivacchi e siano stati eseguiti numerosi arresti oltre al sequestro di 2 chilogrammi di droga. Sul fronte dei numeri sono stati dislocati “14 operatori di sicurezza per rinforzi estivi nelle località turiste del Comasco e 8 agenti permanenti alla Questura di Como da giugno. Prosegue poi il Piano nazionale di impiego del contingente di 5mila militari dell’Operazione Strade Sicure con 15 militari assegnati alla Prefettura di Como”. Infine oltre a specificare i numeri delle forze dell’ordine in campo, si è spostata l’attenzione anche sul fatto che la Squadra Mobile di Como, da inizio anno, ha effettuato 50 arresti e denunciato in stato di libertà 117 persone.
2 Commenti
Feccia e Delinquenza straniera incentivata da pd e sinostroidi vari grazie abrogazione dei reati minori cosi si puo rubare scippare rapinare svaligiare aenza finire in galera. Luridi farabutti.
Blah Blah Blah… La reputazione internazionale di Como viene stroncata da leader incompetenti e privi di strategia. Vergognoso. I bravi cittadini, gli affari locali e i visitatori della città sono stati delusi.