Il gruppo della lista “Rapinese Sindaco” va all’attacco sulla carenza delle aree destinate ai camper.
Tema quanto mai attuale in questa estate, dove in più di un’occasione i mezzi si sono dovuti arrangiare per trovare un parcheggio con un doppio effetto. Da un lato, almeno in alcune occasioni, sottrarre spazi blu alle auto pur con mezzi di dimensioni chiaramente eccessive rispetto alle strisce (caso per cui il camper non può sostare nei “normali” posteggi, mentre altrimenti la sosta è del tutto legittima).
In secondo luogo perché gli stessi camperisti, senza aree sufficienti a disposizione, devono ripiegare su spazi non attrezzati con i servizi minimi.
Peraltro, la scorsa primavera, in particolare il consigliere Paolo Martinelli – assieme ai colleghi del gruppo – aveva portato in aula mozione per chiedere di “ampliare considerevolmente l’area camper di Tavernola (gestita da Csu, ndr)”, mentre Alessandro Rapinese aveva formalmente chiesto di conoscere quanti fossero nel complesso in città gli stalli dedicati a quella tipologia di mezzi.
Gli esiti delle due “battaglie” sono stati sconfortanti: la mozione venne bocciata in consiglio poiché giunta e maggioranza non ritennero una priorità, anche per carenza di fondi, l’ampliamento di Tavernola. Mentre gli uffici svelarono un’amara verità rispetto alla Como (non) a misura di camper: compresa l’area gestita da Csu (10 posti), gli stalli complessivi in città sono la risibile cifra di 14 (di cui 4 al parcheggio dell’Ippocastano).
Oggi, dunque, le recriminazione del gruppo di Rapinese.
“Visto l’aumento del turismo chiedevamo l’ampliamento dell’area di Tavernola, come minimo raddopiandola – dicono i consiglieri Martinelli, Rapinese, Anzaldo e Mantovani in una nota – Si pensava di ampliarla lì perché l’impianto per gli scarichi acque nere, la gettoniera per il pagamento le sbarre di ingresso e uscita per la gestione, l’impianto telecamere, gli allacci elettrici e idraulici sono già presenti e attivi anche soltanto per 10 posti. Intervenendo sul posto, la spesa sarebbe stata limitata”.
“Ma la maggioranza – ricordano i consiglieri – ha bocciato la mozione perché ha ritenuto l’operazione economicamente non vantaggiosa. Il paragone, però, venne fatto tra il primo anno (2015) e il secondo di apertura. Le cose in città da allora sono cambiate, l’arrivo dei camper è aumentato, quel raffronto non è rappresentativo della situazione attuale”.
“Forse – chiude il gruppo della lista “Rapinese Sindaco” – è stata sottovalutata la cosa. Ogni gli arrivi aumentano e il problema potrà soltanto peggiorare. Non possiamo vietare l’accesso alla città turistica ma con solo 14 posti sarà difficile garantire un’accoglienza degna, un servizio efficiente e adeguato alle richieste”.
Un commento
Anche Trento, che notoriamente era contraria ad allestire una area camper attrezzata, si è arresa ed ha costruito quest’anno una bella e grande superficie con tutti i comforts e gli accessori. Como, purtroppo è ancora una delle ultime città in quanto a ricettività di turismo itinerante e non sa quanto perde in denaro vero e proprio e in pubblicità in vista di futuri visitatori. Peccato.