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Como, speranza di salvezza per l’asilo gioiello nato dal genio di Terragni: candidato a “Luogo del cuore Fai”

Il Comune di Como ha presentato al Fondo per l’Ambiente Italiano la candidatura dell’Asilo Sant’Elia come “Luogo del cuore FAI”. Lo fa sapere l’Amministrazione del sindaco Alessandro Rapinese che, specifica in una nota: “Intende procedere al pieno recupero dell’Asilo Sant’Elia, monumento unico nel suo genere progettato e realizzato da Giuseppe Terragni nel 1936-37, per restituire alla comunità uno dei principali siti razionalisti“. Sottolineatura importante visto lo stato in cui versa la struttura da tempo in attesa di una rinascita (qui tutte le cronache).

A tal proposito, sull’architettura del Terragni, gli assessorati alla Cultura e alle Opere Pubbliche hanno da tempo avviato una collaborazione con il Politecnico di Milano e la Soprintendenza per definire gli interventi di recupero e conservazione da mettere in atto (qui il racconto).

Concludono dal Comune: “La candidatura dell’Asilo Sant’Elia a Luogo del cuore FAI va ad aggiungersi all’opera degli altri attori che stanno accompagnando il Comune di Como nell’opera di recupero dell’architettura razionalista comasca, permettendo così anche di sensibilizzare la comunità su questo tema”.

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15 Commenti

  1. L’ASILO VA RESTITUITO AI BAMBINI!! Il Sant’Elia è dei bambini e delle maestre che dal 2019 sono ospiti della scuola primaria di via Viganò che non ha spazi adatti ai bambini della fascia 3-6 anni.
    Ah già che i bambini non contano nulla soprattutto perché a maggioranza stranieri.

  2. Luogo dell’abbandono e della sciatteria , ma davvero pensano sia compito degli studenti risolvere il problema?
    C’è un progetto di riuso?
    Poche idee, ma confuse .

    1. Concordo con il suo pensiero e come ho già scritto per l’edificio manca la destinazione d’uso.
      Asilo? Museo? O rimarrà il degrado aspettando solo che imploda?

  3. Vota “Il luogo del cuore” è un’iniziativa del FAI in corso da tanti anni.
    Nelle scorse edizioni l’asilo Sant’Elia era già presente con una misera manciata di voti.
    Il FAI erogherà un reale finanziamento se si otterranno migliaia di voti a fronte di un preciso ed accurato progetto.
    Ad oggi non ho ancora capito, nonostante il sopralluogo della d.ssa Mimmo, del sindaco Raoinese, dell’assessore Cappelletti, dell’assessore Colombo, dell’assessore Bodero Maccabeo, dell’architetto Noseda quale sarà la DESTINAZIONE dell’edificio.
    Gli studenti del Politecnico che stanno studiando da mesi l’edificio passati ora a dividere e selezionare i materiali originali da quelli usati per interventi successivi serviranno per poi fare cosa? Chi me lo sa dire ?

    1. Emanuela, mi permetta la battuta ma cosa di aspetta da uno che faceva i rendering delle sedie, uno che vendeva scarpe e un architetto appena laureato, per non parlare del Sindaco diplomato al setificio!!!!
      Porti tanta pazienza che a vendere fumo è il loro mestiere.

      https://youtu.be/rHEIkBaGh_Y?si=Dls-U9sX1xqVzdfn

      Si faccia due risate che ormai con questo governo locale ci resta solo questo per non piangere.

      1. Grazie, ho visto il video e mi sono proprio divertita.
        Abito in zona e vedo spesso turisti appesi alle recinzioni dell’asilo Sant’Elia a scattare fotografie. Non sapere ancora ad oggi quale sarà la sua destinazione è molto deprimente.

    1. Chi è il proprietario dell’asilo? Il comune di Como. Chi è che deve provvedere alla sua manutenzione? Il comune di Como. Chi è che in 2.5 non h elaborato uno straccio di progetto? Il comune di Como. E cosa ci dirà mai il FAI se non “recuperatelo”? Questo non è un assessorato alla cultura. È un assessorato al niente.

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