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Como, speranza di salvezza per l’asilo gioiello nato dal genio di Terragni: candidato a “Luogo del cuore Fai”

Il Comune di Como ha presentato al Fondo per l’Ambiente Italiano la candidatura dell’Asilo Sant’Elia come “Luogo del cuore FAI”. Lo fa sapere l’Amministrazione del sindaco Alessandro Rapinese che, specifica in una nota: “Intende procedere al pieno recupero dell’Asilo Sant’Elia, monumento unico nel suo genere progettato e realizzato da Giuseppe Terragni nel 1936-37, per restituire alla comunità uno dei principali siti razionalisti“. Sottolineatura importante visto lo stato in cui versa la struttura da tempo in attesa di una rinascita (qui tutte le cronache).

A tal proposito, sull’architettura del Terragni, gli assessorati alla Cultura e alle Opere Pubbliche hanno da tempo avviato una collaborazione con il Politecnico di Milano e la Soprintendenza per definire gli interventi di recupero e conservazione da mettere in atto (qui il racconto).

Concludono dal Comune: “La candidatura dell’Asilo Sant’Elia a Luogo del cuore FAI va ad aggiungersi all’opera degli altri attori che stanno accompagnando il Comune di Como nell’opera di recupero dell’architettura razionalista comasca, permettendo così anche di sensibilizzare la comunità su questo tema”.

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5 Commenti

  1. Cento, mille, un milione di volte meglio di quanto fatto (0,0000) dalle precedenti amministra-distrazioni.

  2. Fondo Ambiente Italiano.
    “La candidatura dell’Asilo Sant’Elia a Luogo del cuore FAI…”
    Un’ottima notizia!

  3. Finalmente una buona notizia da questa amministrazione. Sempre che venga concretizzata, naturalmente.

    1. Sì, siamo passati da “non ci sono i soldi” a “intendiamo procedere al recupero”.
      Bene, bene così.
      E bene anche la candidatura, tentiamole tutte.

    2. Chi è il proprietario dell’asilo? Il comune di Como. Chi è che deve provvedere alla sua manutenzione? Il comune di Como. Chi è che in 2.5 non h elaborato uno straccio di progetto? Il comune di Como. E cosa ci dirà mai il FAI se non “recuperatelo”? Questo non è un assessorato alla cultura. È un assessorato al niente.

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