Un’iniziativa sperimentale ma almeno sulla carte di grande aiuto ai bambini con disabilità tra i 6 e 12 anni e, naturalmente, anche alle loro famiglie. Si tratta del progetto del Comune di Como che avvia una serie di laboratori specialisti dedicati ai piccoli con disabilità medio/grave (ma dopo una prima fase di sperimentazione potranno essere accolti anche ragazzi dai 13 ai 17 anni) riconducibili a due macro aree: attività di tipo formativo-educativo finalizzate a stimolare competenze cognitive ed abilità personali e attività ludico espressive volte a stimolare capacità relazionali ed emotive da realizzarsi nel tempo extra scolastico per almeno 8 ore settimanali.
Una scelta di fondo, quella dell’amministrazione, che risponde anche al fatto che il numero di bambini con disabilità tra i 3 ed i 13 anni che beneficiano di interventi educativi in orario scolastico sono costantemente in aumento, così come, nell’anno scolastico 2022-2023, i bambini in carico ai servizi sociali. Per ora, sono stati fissati gli indirizzi di base del progetto, che sarà messo a punto nei dettagli nelle prossime settimane e poi vedrà definitivamente la luce.
I laboratori dovranno articolarsi con:
-attività di laboratorio sulle autonomie e laboratorio espressivo
-laboratorio di potenziamento cognitivo
-spazio giochi strutturati per lo sviluppo di autonomie e competenze sociali
-momenti di training educativo per le famiglie
-spunti progettuali per percorsi del tempo libero e l’inclusione sociale
-gruppi di confronto e di auto aiuto per le famiglie che si trovano a fronteggiare un difficile carico emotivo
Queste attività potranno essere ampliate sulla base dei bisogni che periodicamente i servizi sociali rileveranno dagli utenti in carico. I laboratori, oltre ad assicurare l’erogazione delle prestazioni ai propri utenti sulla base di progetti individualizzati, devono garantire i seguenti interventi:
a) collaborare con i servizi sociali del Comune ci Como e, se richiesto, servizi specialistici dell’ATS e ASST per la realizzazione di progetti educativi e riabilitativi che tengano conto delle caratteristiche della persona e del contesto familiare in cui vive;
b) prevedere il coinvolgimento delle famiglie nella definizione e realizzazione dei progetti personalizzati;
c) collaborare con i CDD del Comune di Como per favorire l’eventuale futuro inserimento dei minori che hanno frequentato il servizio di laboratori extra scolastico;
d) proseguire modalità di integrazione e di scambio con tutte le realtà educative presenti sul territorio in modo da promuovere ed agire attraverso un lavoro di rete, nel rispetto delle funzioni che ciascun attore può svolgere.
FINALITA’ DELL’ATTIVITA’
I laboratori specialistici in orario extra scolastico vogliono essere un luogo di accoglienza per minori e per le loro famiglie, dove i minori possono potenziare le proprie autonomie personali e sviluppare relazioni sociali con altri ragazzi in un piccolo gruppo. L’ambito extra scolastico rappresenta un contesto privilegiato in cui poter garantire ai minori percorsi di inclusione basati sulla conoscenza e lo sviluppo di potenzialità difficilmente esprimibili e adattabili al contesto scolastico regolato da spazi e tempi ben precisi.
Le finalità del servizio sono le seguenti:
– mantenere e sviluppare le capacità residue e le potenzialità, latenti e manifeste, di ogni utente,
– favorire l’acquisizione di nuove competenze con l’utilizzo di strumenti adeguati ai bisogni dei vari ragazzi;
– stimolare i processi relazionali affinché venga favorita l’integrazione sociale
– aiutare i ragazzi ad affrontare la vita all’interno della scuola o di altri contesti sociali
– supportare le famiglie con figli fragili e alleggerirle da carichi quotidiani gravosi
AMMISSIONI AI LABORATORI
L’accesso al servizio, nonché le dimissioni, sono di competenza esclusiva dei Servizi sociali del Comune di Como, che fanno capo all’assessore Nicoletta Roperto. Il servizio, come già detto, il primo anno è riservato a bambini, con disabilità medio o medio/grave, dai 6 ai 12 anni che frequentano la scuola dell’obbligo in quanto è pensato ad integrazione delle attività svolte durante l’orario scolastico.
Dal secondo anno in poi i servizi sociali del Comune possono autorizzare, in prosecuzione, la frequenza di ragazzi, con più di 12 anni, che continuano il loro percorso laboratoriale. Il numero di ragazzi accolti è in rapporto al numero di educatori presenti per circa n.8/10 bambini per gruppo alla presenza di due educatori.
DURATA
La durata delle attività è fissata, in un primo periodo sperimentale di due anni. Successivamente si procederà ad una valutazione delle attività e se ritenuti efficaci a rendere tale intervento continuativo nel tempo. I laboratori specialistici devono essere realizzati dal lunedì al venerdì pomeriggio e il sabato mattino per almeno 10 ore settimanali. Le settimane di attivazione devono essere almeno 40 all’anno
LUOGHI
I laboratori potranno essere realizzati in un’aula del centro diurno disabili di via Del Doss n.3 del Comune di Como. Le attività si svolgeranno negli orari in cui il centro non è frequentato dai suoi utenti in modo da evitare il rischio di interferenze tra le due attività. Sarà compito del servizio sociale organizzare i laboratori in modo da utilizzare gli immobili che ha in gestione per le attività per i disabili.
4 Commenti
Rapinese Sindaco è un tipo curioso. Questa sì che è una iniziativa da pubblicizzare sui media. È sfuggita a noi osservatori distratti oppure è sfuggita a LVI? Probabilmente il Vice Sindaco non lo deve aver avvertito. Bella iniziativa, sobria, semplice, ben organizzata e molto utile. Il contrario dello stile di Rapinese Sindaco. Evidentemente il Vice Sindaco, Nicoletta Roperto (si scrive così? 😊), ha compreso che la politica in un Comune deve concretizzarsi in molti fatti e poche chiacchiere.
Ricostruzione per nulla credibile….
Salve sono un musicoteapista, vorrei sapere se ci fosse ancora la possibilità di lavorare per questo bellissimo progetto. Grazie
Ottima iniziativa.
Bravi.