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Como, vertice in Prefettura sulla sicurezza. Molteni: “Gli stranieri sono il 63% degli arrestati”

Dopo i numerosi arresti e i casi di violenza degli ultimi giorni – che hanno visto 3 carabinieri e due poliziotti essere feriti – si è svolto questa mattina a Como in Prefettura un vertice sulla sicurezza.

Presenti il Prefetto, il Questore, il Comandante dell’Arma e della Guardia di finanza e gli amministratori locali del Comune di Cantù, della Polizia Locale e provinciale. Insieme a loro il sottosegretario al Ministero dell’Interno Nicola Molteni.

“Nessun picco di emergenza in corso, ma abbiamo confermato la massima allerta e attenzione per mantenere l’asticella della qualità della sicurezza alta nell’interesse dei cittadini.  Grazie all’incremento degli organici e dei presidi delle forze di polizia voluti dal Governo e ai rinforzi estivi garantiti dal Viminale ci sarà un ulteriore rafforzamento straordinario del controllo del territorio con dispositivi interforze locali e l’intervento dei reparti prevenzione crimine da fuori provincia, sia di polizia che carabinieri”, ha detto l’onorevole Molteni.

Più pattuglie e volanti anche appiedate per incrementare la presenza delle forze di polizia nelle principali realtà comasche, compresa la città di Cantù anche nelle ore serali.

“Un piano di prevenzione e di vigilanza intensificato per migliorare ulteriormente il contrasto ai reati predatori su strada. L’intenso lavoro delle forze di polizia ha riscontrato dati positivi: infatti nel primo semestre 2025 si conferma una diminuzione dei delitti su scala provinciale e a Cantù del 9% in particolare, con  una riduzione dei reati legati ai furti in abitazione, quelli che colpiscono maggiormente la sfera privata dei cittadini”, sottolinea il sottosegretario.

Dal tavolo in Prefettura è emersa inoltre la necessità di mantenere elevata l’attenzione al controllo del territorio finalizzato al contrasto all’immigrazione clandestina. “Il 63% degli arresti e il 55% delle denunce nel Comasco sono a carico di cittadini stranieri, dati significativi che confermano che i principali fenomeni di allarme criminale in Italia e in provincia di Como derivano dall’immigrazione irregolare.  Como è la terza provincia italiana per numero di accompagnamenti in frontiera e rimpatri di soggetti irregolarmente presenti nel territorio lariano con un profilo criminale di elevata pericolosità sociale”.

Verrà inoltre intensificata la collaborazione con la polizia locale di Cantù che rappresenta un presidio di prossimità efficiente e funzionale. “Continueremo inoltre, attraverso i fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Interno, a investire sul potenziamento dei sistemi tecnologici di videosorveglianza sui territori”, dice Molteni.

La squadra Stato della Provincia di Como con le forze di polizia e le autorità di pubblica sicurezza si conferma di altissimo profilo e di certificata garanzia per la sicurezza delle comunità. Continua infine il lavoro istituzionale per potenziare la presenza dei presidi di sicurezza sul territorio sia con riferimento al commissariato di Ps a Cantù sia per il distaccamento della polizia stradale in Tremezzina.

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