RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Viale Lecco, dopo 80 anni oggi l’ultimo giorno di Fiori Noseda: “Si chiude un negozio di storie, non un negozio storico”

Dopo quasi ottant’anni, oggi chiude lo storico negozio di fiori Noseda di viale Lecco e con lui si chiude uno scrigno di ricordi di un’intera città che non potrà non mancare a molti. “Si chiude un negozio di storie, non un negozio storico”, sono le parole di Mariagrazia Bazzi che con il marito Luciano Noseda ha gestito il negozio fino agli anni Ottanta e che ricostruisce, non senza commozione, la lunga vita di questo luogo. “Questo negozio esiste dal 1936 ma i miei suoceri, Vittorio e Rina Noseda, l’hanno acquistato dieci anni dopo grazie al prestito di un amico – racconta – poi quando mio suocero ha avuto problemi di salute, hanno chiesto a figlio Luciano, che poi è diventato mio marito, di lasciare il suo lavoro per aiutarli”.

Ed è così che nel negozio inizia a lavorare anche Mariagrazia che, insieme al marito, darà nuovo slancio al negozio comprando, negli anni Novanta, anche i locali attigui e ingrandendo l’attività mantenendo viva una tradizione fatta di competenza, passione ma soprattutto di rapporti umani, un tesoro prezioso che poche attività, ormai, riescono ancora a custodire: “Prima della nascita dei miei figli lavoravo come segretaria – spiega – quando ho iniziato a lavorare qui non sapevo nulla di fiori e l’ho fatto in punta di piedi, facendo i lavori da garzone nel retrobottega e osservando mia suocera e il suo modo di parlare con i clienti, chiedendo ad esempio notizie della famiglia come si fa tra amici e creando rapporti che andavano oltre quelli di un normale negozio”.

E così, tra fiori, sorrisi e amicizie, “il Noseda” è diventato un punto di riferimento per la città: “Abbiamo servito quattro generazioni di comaschi accompagnando i momenti più importanti della loro vita, le gioie e i dolori, dai primi fiori per la fidanzata al matrimonio, alla nascita dei figli fino al loro matrimonio ma anche le malattie e i lutti – racconta la signora Mariagrazia – finché sono nei vasi, i fiori sono solo una massa di colori e profumi ma quando li scegli devono saper trasmettere i sentimenti di chi li regala e questo è quello che io ho sempre cercato di fare. Le mie mani correvano più veloci quando chi aveva ordinato una composizione ci aveva messo il cuore”.

Dagli anni Ottanta, poi, a Mariagrazia e Luciano subentra la figlia Raffaella che, schiva e sorridente, oggi si prepara a spegnere per l’ultima volta le luci del negozio di famiglia: “Lavoro qui da quando avevo diciotto anni e ci sono clienti che mi dicono che mi hanno vista qui da quando ero nella pancia di mia mamma – racconta – ora però per me è tempo di andare in pensione e non c’è nessuno in famiglia che possa portare avanti l’attività. Ma sono felice perché chiudo davvero in bellezza, con tantissimi clienti che vengono a salutarmi e a chiedermi di restare in contatto per continuare ad avere consigli per la cura delle loro piante”.

Da oggi, quindi, viale Lecco e tutta la città perderanno un angolo di storia e bellezza ma la storia della famiglia Noseda e dei suoi fiori non finisce: “E’ vero, chiudiamo il negozio ma mio figlio Uberto continua la sua attività di fiorista al mercato coperto mentre Mattia fa il giardiniere – spiega la signora Mariagrazia – e sono sicura che il lavoro che abbiamo fatto in tutti questi anni per generazioni di comaschi non si perderà: i fiori non durano ma le emozioni che hanno suscitato in chi li ha ricevuti durano per sempre”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

5 Commenti

  1. Cara Raffaella, nulla sarà più come prima senza di te. Chissà quante volte ancora ci verrà in mente di entrare da te per scegliere un fiore (e tu sai quanto mi piacciono quelli bianchi!), godere di mille piacevoli sensazioni e, non da ultimo, scambiarci “scampoli” delle nostre vite.
    Ti abbraccio con nostalgia, ma felice per la tua nuova vita.
    Anna

  2. Ho comprato i fiori per la nascita dei miei tre figli al valduce da portare a mia moglie, la signora Raffaella sempre gentile.
    Con Mattia facevo ginnastica al Caio Plinio e lo vedevo quando lavorava con i genitori.
    In bocca al lupo a tutti.
    Un altro pezzo di Como chiude

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo