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Viale Varese, 800 firme per la contropetizione di Confesercenti

Si gioca tra inchiostro e carta la contesa sul nuovo parcheggio di viale Varese. Petizioni, firme, raccolte. Pro o contro i comaschi si mobilitano. Se sono andate ben oltre quota mille le voci contrarie (qui) si attestano a 800 quelle a favore. Confesercenti ha raccolto 800 adesioni in favore del progetto Nessi&Majocchi.

“Il Comune di Como – sottolineano dall’associazione – entro il 27 Luglio (salvo proroghe da parte dell’amministrazione) dovrà esprimere un parere sul progetto presentato da Nessi&Majocchi. Le firme raccolte verranno depositate in Comune e vogliono rappresentare quei cittadini che, al pari di Confesercenti, giudicano positivamente la prevalenza degli aspetti di pubblico interesse del progetto: 85 nuovi posti auto pernitenziali al centro; regolamentazione della sosta con sbarra d’accesso e pagamenti automatizzati, con i costi di manutenzione del parcheggio a carico dell’impresa; riqualificazione e ripiantumazione dell’area verde di 6.900 mq con un percorso per bici e pedoni sotto le mura, con i costi di manutenzione del verde a carico dell’impresa; velostazione per le biciclette; colonnine per la ricarica delle auto elettriche; 450.000 euro versati ogni anno dall’impresa al Comune di Como”.

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PARCHEGGIO VIALE VARESE, TUTTE LE TAPPE


“Il progetto – aggiungono evidenziando totale adesione – della Nessi&Majocchi viene realizzato a spese dell’impresa che diventerebbe concessionaria del parcheggio per 30 anni, facendosi carico anche dei costi di manutenzione del verde e del parcheggio: il Comune di Como incasserebbe 450.000 euro l’anno (iva compresa) e la cittadinanza ne guadagnerebbe i posti auto regolati da sbarra d’accesso e da sistemi automatizzati di pagamento al termine della sosta (pagamento con carta di credito, bancomat e contanti, stop alla affannosa ricerca di monetine e al calcolo preventivo della spesa per la sosta). La cittadinanza ne guadagnerebbe anche l’area verde attrezzata e la passeggiata sotto le mura, con nuova illuminazione potenziata per garantire la sicurezza. Il percorso pedonale verde sotto le mura verrà valorizzato con la piantumazione di nuovi alberi, fiori ed essenze. Sono previste colonnine di ricarica per le auto elettriche e una velostazione per le biciclette. La ventina di platani sani sull’attuale marciapiede, dove verranno ricavati i nuovi parcheggi, verrà ripiantumata all’interno dell’area verde: una seconda ipotesi prevede la conservazione di tutti i 61 platani con la riduzione di 25 posti auto (da 85 a 60 nuovi parcheggi). Confesercenti sostiene convintamente il progetto”.

La raccolta prosegue on-line: si può firmare su confesercenti.como.it e sulla pagina facebook di Confesercenti

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11 Commenti

  1. Non serve palesare il mio nome per ribadire la pochezza, anzi nullità, della raccolta firme online di Confesercenti, ribadisco di provare Voi tutti lettori a verificare di persona la possibilità di inventarvi nomi finti e residenze di qualsiasi luogo.
    Qui c’è in ballo il futuro di un luogo di Como molto importante, che anzitutto è dei residenti di Como, quelli veri!
    La vostra raccolta online non è PER NULLA, PER NULLA seria e men che meno, evidentemente, democratica.

  2. talebani rispetto a cosa? al mantenimento del verde? è essere talebani il pretendere che l’amministrazione si occupi, come dovrebbe, del mantenimento delle aree verdi senza che un privato se ne occupi benevolmente per 30 anni?
    la contrarietà non è alla realizzazione di nuovi parcheggi ma alla realizzazione di nuovi parcheggi a scapito dell’interesse economico comune, senza alcuna valutazione o studio sul traffico ed andando a creare un indubbio danno alle potenzialità turistiche ed ambientali di un’area unica per valore e posizione strategica.
    poi se si vuole usare l’arma del “se non sei d’accordo con me sei un talebano”….allora credo che non si cerchi veramente un dialogo.

  3. Rispetto ad ora:
    – incassi inferiori per il Comune di almeno 200 mila euro annui;
    – tariffe superiori per chi posteggia.

    E lo spacciano pure per opportunità irripetibile: “avercene di privati così” (cit.)

  4. Casartelli, siamo al turpiloquio?
    Talebano, nel caso, se lo tenga per lei
    In moltissimi, me compreso, abbiamo espresso in modo MOLTO articolato e assolutamente non preconcetto i numerosi perché l’operazione Majocchi é assolutamente inappropriata, con un costo da pagare, a carico della cittadinanza, assurdo, altro che ottenere la garanzia per 30 anni di avere pulizia e cura del verde.
    Nulla ovviamente contro l’imprenditore Majocchi, ma la città può avere di più pagando meno.

  5. Bravo Casartelli !!! Perchè non proponi di “affittare” ai privati anche piazza Cavour, piazza Volta e lo spiazzo davanti al Sociale ??
    Sai quanti bei parcheggi “al servizio del centro” ???

  6. Ma direi avercene di privati che fanno operazioni di questo tipo. Al di là del fatto che vengono aumentati i posti auto al servizio del centro avere la garanzia che per 30 anni ci sia un soggetto autorevole che si prenderà cura della pulizia, del verde, della videosorveglianza è un valore aggiunto. Al di là dei soliti talebani che comunque per proprie ideologie, che sono contrari a prescindere, ci si dovrebbe concentrare non tanto sul farlo o non farlo ma sul come…. Quindi per i fruitori sulla tipologia del verde da inserire e per l amministrazione sulle condizioni economiche più favorevoli.

  7. interessante che, apparentemente, nello stralcio della planimetria visibile online, i nuovi posti auto lato “mura” siano colorati di verde come gli spazi a giardino…..un modo per non fare percepire l’effettiva riduzione delle aree a verde?…

  8. Che dire? Disarmante parlare ancora di riqualificazione: di fatto l’area verde viene dimezzata, uno spazio pubblico viene dato a un privato per 30 anni !!!
    E’ democrazia? Per me si tratta di affari. Ma non per il comune: quest’anno i parcheggi hanno reso 650000 euro al netto , non 450000 euro, IVA COMPReSA ( cioè 351000 nette) come sarà per i prossimi 30 anni. Poi: impariamo dall’assessore Binda, che a 84 anni ha dimostrato di essere decisamente 30 metri sopra i suoi equivalenti odierni in termini di lungimiranza, progettazione e capacità. Tra parentesi: le firme di cittadini contrari al progetto al momento protocollate sono 1277.

  9. “Valenza sovracomunale”?
    Praticamente si permette ad un residente di Cantù, ma anche di Saronno o Milano o di battelapesca di influire pesantemente su scelte cittadine, che soprattutto coinvolgono la salute dei cittadini, veramente encomiabile, bravi bravi bravi!
    PS: avete magari raccolto anche firme di Ticinesi o di altri turisti stranieri?

  10. Gentile signor P.
    la Democrazia esige che prima di lanciare accuse infamanti contro chicchessia, si abbia il coraggio di farlo firmandosi con il proprio nome e cognome autentici.
    Mi chiamo Luca Marchiò, sono un funzionario dipendente di Confesercenti e sono stato incaricato dal direttore e dal presidente dell’associazione di imbastire la campagna di comunicazione per la raccolta firme a favore del progetto: 500 delle 800 firme sono state raccolte in forma tradizionale cartacea ai banchetti che abbiamo allestito a Porta Torre per tre mattine e in altre sedi. On-line proseguiamo la raccolta con la massima trasparenza e onestà: la raccolta è aperta anche ai non residenti a Como perché il progetto è di valenza sovracomunale.
    Confesercenti nella sua campagna di comunicazione improntata alla massima verità e trasparenza ha messo in evidenza gli aspetti di rilevanza pubblica che ritiene meritevoli del progetto presentato da Nessi&Majocchi: avrebbe potuto essere qualsiasi altra impresa a presentare il progetto e la valutazione sarebbe la stessa, perché è una valutazione di merito.
    Altri cittadini in modo del tutto legittimo possono effettuare valutazioni differenti: è legittimo in Democrazia, hanno tutto il nostro rispetto.
    Atteniamoci al merito per favore e non lanciamo campagne d’odio gratuite: il rispetto degli altri non può e non deve mai venire meno.
    Chi volesse confrontarsi con noi di persona in modo civile e rispettoso troverà la porta della nostra sede di via Vandelli 20 a Como sempre aperta: gli offriremo un buon caffè e intavoleremo un costruttivo dialogo. Il dialogo e il confronto democratico sono sempre motivo di arricchimento e crescita per entrambi.

  11. EPPERO’, EPPERO’, EPPERO’, ho appena visto la modalità di raccolta firme della Confesercenti Como: orbene si può inventare un nome a caso, possono firmare anche non residenti nel Comune di Como.
    Provare per credere! Andate sul sito e guardate un po’ che cosa ridicola!
    La raccolta firme degli oltre mille cittadini contrari a questo punto ha tutto un altro peso: raccolte di persona, ad un banchetto fisico, firme di soli residenti… non sono neppure vagamente confrontabili le due raccolte!
    Se mi ci metto in una notte raccolgo 10.000 firme di soggetti inventati!
    Dai, ma per una volta si faccia le personae serie!!!

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