Depuratore in città, una presenza spesso fonte di discussione. Gli odori provenienti dall’impianto, soprattutto in certi periodi e in concomitanza con operazioni particolari quali lo svuotamento delle vasche, rappresentano un problema soprattutto per chi vive nei dintorni. Se in passato la situazione aveva raggiunto un livello insostenibile, recentemente la situazione è migliorata anche se non mancano ancora le segnalazioni. In prima linea, da sempre, un gruppo di cittadini, tutti abitanti in zona che in passato si erano riuniti nel comitato “Puzzadepur”.
E il portavoce Gianluca Roncoroni spiega la situazione. “Purtroppo ancora oggi ci sono dei momenti in cui gli odori si sentono come ad agosto e settembre soprattutto in concomitanza con alcune operazioni interne al depuratore. In confronto agli anni passati, quando mi chiamavano cittadini che vivevano a distanza di chilometri per segnalare gli odori, di recente la situazione è migliorata, ma il problema rimane”.
Sentendo queste parole torna d’attualità l’idea, già più volte discussa in passato, di spostare l’impianto. “Secondo la mia opinione, anche se non sono certamente un esperto, vedo difficile spostare tutto all’esterno della città. Forse, come se ne parlò anche in anni passati, lo si potrebbe arretrare verso la sede ferroviaria confinante”.
E su quanto è stato fatto, così come sulle prospettive interviene Enrico Pezzoli, presidente di Como Acqua che gestisce il depuratore dal 2021.
“Mi stupisce apprendere di rinnovate lamentele da parte dei residenti, considerato come la nota problematica dei miasmi sia stata fortemente ridimensionata grazie a importanti investimenti realizzati, in tempi rapidi, da Como Acqua – dice Pezzoli – Sul trasferimento dell’impianto fuori dalla città, valutando anche la possibilità di avvalersi dei fondi Pnrr, è di certo una soluzione astrattamente condivisibile, e tuttavia si tratta di un progetto che per la sua realizzazione sta richiedendo un’analisi attenta di costi/benefici nel suo complesso. L’idea dell’arretramento non è contemplata in quanto, seppur produttiva di un effetto positivo, non si rivelerebbe risolutiva rispetto al problema degli odori”.