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Comune, affondo di sindacati e Rsu: “Caos sul personale. E dove sono i 380mila euro?”

Affondo di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Rsu del Comune di Como sul mancato pagamento ai dipendenti di Palazzo Cernezzi dei compensi legati alla produttività. Con un lungo comunicato sottoscritto rispettivamente da Alessandra Ghirotti, Gesuele Bellini, Vincenzo Falanga e Simona Benedetti, le organizzazioni denuncia che “l’Amministrazione del Comune di Como, nonostante la sollecitazione verbale e ben due lettere trasmesse ad aprile e a maggio, non ha fornito nessuna risposta in merito alla corresponsione della produttività del personale relativa all’anno 2018, di norma pagato entro la mensilità di giugno”.

“Il premio dei dipendenti comunali del 2018 era stato già contrattato lo scorso anno – proseguono i sindacati – L’accordo siglato a novembre 2018 prevede il pagamento di circa 380 mila euro per circa 800 dipendenti, l’ultimo passo necessario per la distribuzione delle risorse sono le schede di valutazione e gli obiettivi di settore, ma sembra che questa per l’amministrazione di Como e per i Dirigenti non sia una priorità. Inoltre le schede di valutazione del 2018 sono propedeutiche alla definizione del percorso delle Progressioni economiche Orizzontali (bloccate dal 2010), che senza questo passaggio rischiano di essere un accordo solo sulla carta”.

Segue, dunque, la richiesta di un confronto d’urgenza “per avere risposte certe” anche per l’annualità in corso.

“Oltre a questa mancanza di considerazione e di risposta alle richieste esplicite – continuano Cgil, Cisl, Uil e Rsu – si sono verificati diversi episodi in cui l’Amministrazione non ha provveduto ad effettuare l’informativa alle organizzazioni sindacali e alla RSU nei diversi settori (quali Polizia Locale, Servizi Sociali, Asili nido solo per citarne alcuni)”.

E ancora: “Anche rispetto ai fabbisogni del personale le informazioni fornite sono state date a seguito delle Delibere di Giunta, e quindi a giochi fatti. A questo si sommano le questioni aperte relativamente alla situazione del personale, tra cui la gestione dell’orario di lavoro negli uffici, l’approvazione del regolamento degli incentivi per gare e progettazione, la formazione sulla sicurezza rivolta a tutto il personale dell’ente, la situazione di sovraffollamento di alcuni settori, ed anche il problema della formazione specifica per alcune figure”.

“E’ il momento di dare una svolta – si chiude la nota – serve un segnale da parte del Comune di Como rispetto a quale sia il modello di relazioni sindacali che intende portare avanti”.

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Un commento

  1. Cari Sindacati, i comunicati lasciano il tempo che trovano, soprattutto se destinati ad una Amministrazione che, mi par di capire, vi considera ben poco. Visto che si parla di soldi non corrisposti o che verranno corrisposti in ritardo (e se ci sono di mezzo pure gli incentivi “ex Merloni” non penso si parli di pochi spiccioli) perché i dipendenti, tramite i Sindacati, non fanno una Class Action per mettere in mora l’Amministrazione e chiedere anche il pagamento dei relativi interessi? Tali interessi costituirebbero, a tutti gli effetti, un danno erariale, che dovrebbe essere ovviamente a carico del o dei responsabili dei mancati/ritardati pagamenti.

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