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Con 3,6 milioni rinasce una zona storica di Como: arrivano 9 alloggi di Ca’ d’Industria per anziani

La Fondazione Ca’ d’industria ha ufficialmente avviato la ristrutturazione dei così detti Rustici in via Bignanico a Como: obiettivo finale, la realizzazione del progetto di nuovi mini-alloggi per anziani, una risposta innovativa alle esigenze del territorio alla luce dei dati relativi all’invecchiamento e alla solitudine. Il progetto nasce in seguito alla partecipazione della Fondazione alla manifestazione d’interesse promossa dall’Azienda Sociale Comasca e Lariana nell’ambito della Misura 5 del PNRR e alla conseguente co-progettazione.

L’obiettivo prioritario del progetto consiste nel ritardare il ricorso all’inserimento dell’anziano non autosufficiente in RSA realizzando gruppi di appartamenti autonomi (mini-alloggi), mediante il ricorso a nuove forme di coabitazione solidale delle persone anziane, con un rafforzamento degli interventi delle reti di prossimità e tra le persone anziane.

Il servizio proposto costituisce quindi la possibilità di sperimentare un nuovo modello di cura dell’anziano NON AUTOSUFFICIENTE anche attraverso l’introduzione dell’utilizzo di innovativi sistemi di monitoraggio e controllo della situazione (domotica, telesoccorso, telemedicina), nonché di tecnologie che favoriscano la continuità delle relazioni personali e sociali. L’inserimento della figura del Custode Sociale garantirà il canale di supporto e di coordinamento con i servizi sociali e socio sanitari territoriali già esistenti e con i medici di base e del coordinamento.

I beneficiari del progetto, definiti secondo il Piano della non autosufficienza 2022/2024 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono le persone anziane con ridotta autonomia o a rischio di emarginazione, che richiedono un supporto nello svolgimento delle attività fondamentali della vita quotidiana. In particolare, l’intero progetto è rivolto a persone over 65 provenienti dal loro domicilio con almeno un caregiver, che presentino una lieve demenza o una lieve disabilità fisica, oppure con disabilità fisiche più importanti, ma con un buon livello cognitivo. L’assegnazione dei 18 posti letto verrà gestita per 20 anni dall’Azienda Sociale Comasca e Lariana che copre un bacino di 21 comuni del territorio Comasco.

IL CONTESTO STORICO
Il progetto riguarda una porzione di una antica corte rurale di via Bignanico nel Comune di Como, di proprietà di Fondazione Ca’ d’Industria. La corte già nella seconda metà del ‘500 apparteneva ad una grande proprietà che si estendeva dal lago al nucleo di Bignanico. Gli edifici risultano poi ufficialmente censiti nel Catasto Teresiano del 1722. Il complesso conosciuto come Castellazzo venne denominato in seguito Grumello. Dalla seconda metà dell’800 l’intera proprietà comprendente la Villa a lago, Parco, Rustici e Chiesetta di Bignanico passa alla famiglia Celesia, che diede un nuovo assetto al compendio restaurando anche la Chiesetta e gli adiacenti Rustici.

Nel 1954 la contessa Celesia ha donato, alla sua morte, la proprietà di Grumello all’Ospedale Sant’Anna ed Uniti Luoghi Pii di Como. Il nucleo dei rustici era originariamente composto da tre corpi di fabbrica articolati attorno ad una corte centrale. Attualmente il complesso, costituito dai due edifici rimanenti e dal portale ad arco che li unisce, è sottoposto a vincolo monumentale.

IL PROGETTO
Il progetto è finalizzato al recupero dell’edificio principale del complesso, in stato di forte degrado, con la realizzazione di minialloggi destinati ad accogliere, in un contesto domiciliare e familiare, gli anziani non autosufficienti, mantenendo per quanto possibile l’autonomia personale, favorendo la socialità e l’arricchimento delle relazioni.

Filo conduttore del progetto, redatto dall’architetto Franco Tagliabue in associazione con un team di professionisti specialisti nelle singole discipline, è coniugare il recupero dell’edificio storico con la realizzazione di un ambiente che favorisca l’espressione della persona e delle sue autonomie residue, in un contesto abitativo che valorizzi la percezione di normalità e di continuità esistenziale con le proprie abitudini e la propria storia.

Il progetto architettonico di recupero e riqualificazione del compendio dei Rustici è mirato al mantenimento del carattere dei fabbricati esistenti, del loro impianto tipologico e architettonico nella originale impronta rurale storica. Con un delicato intervento di consolidamento strutturale saranno integralmente recuperate le murature portanti; gli ambienti interni saranno totalmente destinati ai nuovi minialloggi, che saranno distribuiti su due livelli.

A piano terreno saranno collocati n4 appartamenti, un soggiorno per uso comune e un passaggio coperto a collegamento fra le due parti della corte; a piano primo saranno collocati 5 appartamenti. Gli alloggi saranno dotati di nuovi spazi esterni di relazione coperti, creati con l’aggiunta nei due lati principali del corpo di fabbrica di nuovi portici, che fungeranno anche da ballatoi di accesso.
Una nuova torre scale esterna con ascensore consentirà l’accesso al piano primo. Tutti gli spazi comuni e i miniappartamenti saranno integralmente accessibili a persone disabili.

La riqualificazione architettonica, improntata ai più avanzati criteri di sostenibilità, è mirata al contenimento dei consumi energetici unita alla ricerca della qualità del benessere interno. Tutte le attrezzature impiantistiche centralizzate per la climatizzazione dei minialloggi saranno collocate in un nuovo vano tecnico completamente interrato, realizzato a margine dell’edificio. Saranno adottati sistemi in pompa di calore elettrici ad alta efficienza che sfruttano l’energia termica dell’aria come fonte rinnovabile per la produzione di acqua calda sanitaria, per il riscaldamento e per il raffrescamento.

Nell’edificio storico recuperato non saranno presenti impianti a vista. La coibentazione termica sarà realizzata con contro pareti interne al fine di non incidere sull’aspetto esterno delle facciate. L’edificio sarà in classe energetica A. La residenza sarà dotata di ingresso indipendente e area parcheggio e potrà usufruire delle aree verdi comuni con le adiacenti strutture di ricovero.

GLI ALLOGGI
Gli alloggi (bi-locali di circa 50/56 mq) saranno composti da un locale soggiorno con parete attrezzata a cucina, camera con due posti letto e bagno accessibile a persone disabili, spazio esterno coperto di pertinenza ricavato nei nuovi portici. Un solo alloggio sarà di tipo tri-locale, con due camere singole. Le dotazioni saranno interamente elettriche. Non è previsto l’utilizzo di gas metano.
Per la climatizzazione e la produzione di acqua calda sanitaria, ogni alloggio sarà funzionalmente indipendente attraverso sistemi di regolazione autonoma.Al fine di garantire la qualità dell’aria all’interno degli alloggi è prevista l’installazione di sistemi di ventilazione meccanica con recupero di calore autonomi, in grado di garantire aria fresca e filtrata agli occupanti.
La struttura sarà corredata da dotazione strumentale tecnologica atta a garantire l’autonomia dell’anziano e il collegamento alla rete dei servizi integrati sociali e socio sanitari.

LE PRESENZE
Alla simbolica prima pietra hanno presenziato il presidente della Fondazione Cà d’industria Onlus, Gianmarco Beccalli, l’Assessore Regionale Alessandro Fermi, il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci per il Piano di Zona ambito di Como Matteo Monti (Sindaco di Cernobbio), il direttore e amministratore delegato dell’Azienda Sociale Comasca e Lariana Gianpaolo Folcio, la Consigliera Provinciale Maria Grazia Sassi, i consiglieri regionali Marisa Cesana e Angelo Orsenigo, i progettisti e i direttori dei lavori rappresentati dall’architetto Franco Tagliabue.

I DATI DEL PROGETTO

  • Committente Fondazione Ca’ D’industria Onlus in convenzione con: Azienda Sociale Comasca e Lariana
  • Progetto Architettonico e DL Franco Tagliabue Architetto
  • Importo di contratto €.2.772.092,89 compresi oneri per la sicurezza (oltre IVA) di cui Contributo PNRR €. 950.000,00
    “Missione 5 “Inclusione e coesione” Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità c Terzo Settore”, Sottocomponente 1 “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale”, Investimento 1.1 – Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti – Sub –Investimento 1.1.2 – Azioni per una vita autonoma e istituzionalizzazione per gli anziani, Finanziato dall’Unione Europea – Next Generation Eu
  • numero alloggi 9
  • numero posti letto 18
  • Inizio lavori Settembre 2024 – Fine lavori Dicembre 2025
  • attivazione del servizio prevista da gennaio 2026
  • L’edificio sarà in classe energetica A.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 Commenti

    1. piangono la bancarotta ma trovano quattrini per fare sta cafonata. Chissà perché non hanno i soldi per pagare gli operatori con contratto uneba e aumentargli lo stipendio preferiscono assumere “l’operatore generico”. Pagliacci.

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