Nel pieno del periodo natalizio, alcuni commercianti erano riusciti ad affermare che l’afflusso di gente in centro era talmente alto da danneggiare le vendite. Ora arriva un report di Confesercenti che smentisce quella tesi vagamente surreale, pur dando conto che l’effetto-traino degli eventi natalizi non si è sentito (anzi, secondo l’associazione ha penalizzato) la zona di via Milano.
“Il sondaggio realizzato da Confesercenti sull’impatto che ha avuto la Città dei Balocchi sulle attività commerciali evidenzia come a trarne beneficio siano solo gli esercenti del centro – evidenzia il presidente di Confesercenti Claudio Casartelli – mentre le altre attività al di fuori della manifestazione vanno in sofferenza, anche perché i clienti abituali sono scoraggiati da traffico e mancanza di parcheggi. A ciò si aggiunga il passaggio del bus-navetta dall’autosilo in tangenziale invece che in via Milano come avevamo richiesto: altro elemento che non ha certo favorito le attività. Serve un confronto con gli organizzatori dell’evento e il Comune di Como per ottimizzare la Città dei Balocchi in modo che tutti i soggetti economici possano essere coinvolti e possano trarne beneficio: apriamo un tavolo di confronto per il prossimo anno in modo da includere settori più ampi della città”.
Città dei Balocchi promossa a pieni voti dai commercianti dell’area della manifestazione (che per l’82% hanno riscontrato un incremento del volume di affari), bocciata invece dagli esercenti di via Milano (che per il 53% si lamentano di un decremento delle vendite): le attività di via Milano chiedono di essere incluse nella kermesse natalizia il prossimo anno.
E’ quanto emerge dal sondaggio effettuato da Confesercenti il 7 ed 8 Gennaio tra 50 attività dell’area dei Balocchi e tra 30 attività dell’area di via Milano esterna alla manifestazione che si svolge in centro a Como da Dicembre all’Epifania con luci, colori, suoni, animazioni e prodotti in vendita nelle casette.
Il trend è chiarissimo in centro storico: l’82% dei commercianti, come si diceva, ha riscontrato un miglioramento delle vendite, che sono risultate stazionarie per l’8%, mentre il rimanente 10% ha lamentato un ritorno negativo. I numeri si invertono al di fuori della Città dei Balocchi: in via Milano i giudizi positivi si fermano al 20%, mentre abbondano quelli negativi superiori al 53% degli intervistati.
Tra le attività del centro, il numero di casette dislocate non viene giudicato un problema per il 74% degli intervistati: tra il 26% che le giudica eccessive, spicca un 14% che chiede di rivedere quelle di via Boldoni che causano un eccessivo restringimento della strada e quelle di via Caio Plinio II che sono eccessivamente a ridosso di alcune vetrine che vengono offuscate.
Per il 38% delle attività dell’area dei Balocchi, la manifestazione va bene così come è organizzata attualmente: la prima voce delle migliorie richieste per la prossima edizione riguarda la viabilità e i parcheggi (26%), seguita dalla risoluzione del budello di via Boldoni dove i pedoni faticano a passare (12%), dallo spostamento di alcune casette in via Plinio che oscurano le vetrine (6%), dallo spostamento delle casette e dei mezzi di via Boldoni in piazza Roma (4%) e da altre voci minori.
In via Milano, invece, la maggiore criticità riscontrata è quella degli automobilisti in coda dopo le 17.00 che sono direzionati unicamente verso il centro (37%), seguita dalla difficoltà di accesso ai negozi e dal blocco della viabilità (27%) e dalla assenza di luminarie nella via (27%).
Gli esercenti di via Milano chiedono con forza alla Città dei Balocchi e al Comune di Como di essere inclusi insieme al resto della città il prossimo anno nella manifestazione (40%), mentre un 10% chiede che via Milano non venga mai chiusa al traffico, consentendo ai clienti di raggiungere le attività. Vi è anche (7%) chi chiede al contrario la chiusura di via Milano Alta e l’organizzazione di mercatini per rendere attrattiva la strada.