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Confesercenti torna in piazza: “Riapriamo mercati e fiere”. Giovedì presidio con i furgoni schierati a Porta Torre

Nuova manifestazione degli ambulanti comaschi.

Lo fa sapere la Confesercenti, capofila dell’iniziativa:

Giovedì 8 Aprile a partire dalle 8.30 attorno a Porta Torre, a Como, gli operatori del mercato mercerie dispiegheranno i loro furgoni e chiederanno a gran voce di poter tornare ad imprendere e a lavorare. L’obiettivo è riaprire mercati e fiere su tutto il territorio nazionale in sicurezza.

L’iniziativa è organizzata da Confesercenti e Goia. La manifestazione è autorizzata dal Questura.

Già il 30 marzo gli operatori erano scesi in piazza

VIDEO Como, protesta Confesercenti. Esplode la rabbia: “Riaprire tutto! Noi, pronti alla prova di forza”

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6 Commenti

  1. Già…gli ambulanti e i propri famigliari possono morire di fame o suicidi quando non possono far fronte alle tasse che comunque il Governo fa pagare ( perché sia chiaro, il pagamento delle tasse è stato traslato, non annullato) mentre i centri commerciali o i grandi marchi possono comunque lavorare. In Italia ci sono sempre due pesi e due misure!

    1. Conosco molti che si sono ammalati di Covid. Ho conosciuto qualcuno che ci è anche morto. Non mi sembra che a Como nessun ambulante abbia avuto la sfortuna di morire di fame nell’ultimo anno. Anzi, guardando la media delle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti la pandemia, c’è da chiedersi come non siano morti di stenti prima. ?

  2. Un amico mi ha riferito sottovoce il numero dei morti di Covid che si sono avuti le scorse settimane in provincia di Como. Dovrebbero evitare di mischiarli con le statistiche dei morti in Lombardia. Dovrebbero cominciare a dire che la percentuale dei nostri conterranei deceduti sul totale di quelli lombardi è una percentuale a due cifre. Non è poca roba. Siamo tra quelli messi peggio in rapporto alla popolazione, siamo quelli con gli indicatori di contagio più alti, siamo tra quelli che da inizio pandemia hanno sofferto di più. La manifestazione degli esercenti è un sacrosanto diritto. Come sono reali le difficoltà di una categoria in “serrata obbligata” da mesi. È comprensibile il disagio. Quello però che non si riesce a comprendere è l’opportunità di manifestare dove la pandemia fa ancora tremendamente male. Ma si sa, quello che conta è che domani si compri e se dopodomani ci si dovesse ammalare, sarà un problema degli esercenti e di Confesercenti? Sia mai…

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